Immagine di sfondo della pagina 'Dialoghi di gusto al femminile': Navarra e Toscana si raccontano a tavola con un viaggio sensoriale tra due terre e due chef
28 maggio 2025

Metti una sera a cena. Una cena dove si fondono i sapori più autentici della Toscana con il gusto della cucina spagnola, quella della Navarra. Un menù costruito a quattro mani, quelle delle chef Paola Picchi e Goiza Isiegas, che hanno dato vita all’incontro culinario ‘Dialoghi di gusto al femminile’ organizzato a Milano, nel laboratorio/spazio eventi di Sonia Peronaci ‘Sonia Factory’, da Toscana Promozione Turistica insieme all’Ente del Turismo della Spagna.
Un viaggio, o meglio, un racconto di due meravigliose terre che si sono incontrate sulla tavola ma soprattutto nella comune volontà di mettere al centro - anche della propria strategia turistica - le donne. 
A dare il benvenuto agli ospiti è stata la padrona di casa. “Il nostro territorio, così come la Navarra, è ricco di elementi che magari non ti aspetti”, esordisce Sonia Peronaci, fondatrice di Giallo Zafferano. “La cucina unisce e ci fa rendere conto di come ci siano dei luoghi tutti da assaggiare”.

Due terre, mille sapori: il fascino autentico di Toscana e Navarra

La Navarra è una destinazione sorprendente. 11 climi diversi restituiscono un’incredibile diversità paesaggistica, la sua storia - che l’ha resa protagonista indiscussa in epoca medievale - si respira ancora oggi e vive in luoghi come il maestoso Castello di Olite. Un’identità forte che in passato ha sedotto persino Ernest Hemingway, di cui peraltro nel 2026 sarà celebrato il centenario del suo libro ‘Fiesta’ che ha dato luce e fama alla città di Pamplona. “Trovo sia una splendida idea quella di unire le tradizioni gastronomiche di due regioni come Navarra e Toscana”, commenta Blanca Pérez-Sauquillo López, direttrice dell’Ente Spagnolo del Turismo a Milano. “La ricchezza gastronomica della Navarra è immensa: tanto la buona cucina quanto l’accoglienza sono i tratti distintivi di questa regione”.
Parallelamente, la Toscana, si mette ‘sul piatto’ presentando - anche grazie alla chef livornese Paola Picchi - un volto diverso della regione, quello che Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica, chiama ‘Toscana diffusa’. Un’idea non soltanto per arginare il fenomeno dell’overtourism su quelle che oggi sono le mete verso cui converge la maggior parte dei flussi (Firenze, Siena, San Gimignano e Pisa) ma anche per fare conoscere la Toscana meno battuta dalle masse, dove il contatto con la gente locale è diretto e caloroso, e dove il rapporto qualità-prezzo è ottimo. “La nostra agenzia si sta impegnando nell’identificare nuovi territori da raccontare per dar loro una lettura innovativa”, spiega Tapinassi. “Il nostro desiderio è creare una narrazione intorno a tutto ciò che la nostra regione ha da offrire, anche una cucina che vada oltre le classiche ricette a base di carne e, come nel caso di stasera, presentare dei piatti di mare o legati alla cucina vegetariana”.

‘Benvenute’, un progetto che parla al femminile

La Toscana è donna. Emancipata, materna, armoniosa. Ogni anno attrae migliaia di visitatrici e dunque, quale miglior saluto di un sincero ‘Benvenute’? Questo progetto intende costruire un’offerta fondata sulla cura e l’attenzione alle viaggiatrici e, come evidenzia Clara Svanera, coordinatrice relazioni internazionali e turismo femminile e culturale di Toscana Promozione Turistica, si tratta di “un programma fatto da donne per le donne”. Il manifesto di valori, messo a punto da un team costituito in origine da 145 donne del turismo e 5 uomini, coordinato da Toscana Promozione Turistica, si basa su dei pilastri fondamentali per dare forma a un prodotto capace di soddisfare le esigenze del pubblico femminile con sensibilità ed empatia.
“La nostra Carta dei Valori”, precisa Svanera, “si articola in 6 promesse, 6 impegni che l’offerta turistica regionale condivide e sostiene attivamente, con l’obiettivo di disegnare esperienze reali, raccogliere idee di viaggio e continuare a migliorare le proposte di soggiorno”.
Per dare ancora più corpo a questi sei valori, ‘Benvenute’ ha accostato a ciascuno il nome e la storia di 6 donne del passato che hanno contribuito a rendere la Toscana una terra di accoglienza. “In primis c’è l’autenticità al quale abbiamo associato la poetessa livornese Fortunata Sulgher Fantastici, segue la sicurezza che porta il volto della madre della moderna scienza infermieristica, Florence Nightingale, e ancora l’accoglienza e l’empatia alle quali ci riferiamo attraverso la figura di Caterina de’ Medici”, precisa Svanera. “A questi tre capisaldi abbiamo aggiunto, infine, il benessere con Simonetta Vespucci, simbolo di bellezza nonché musa ispiratrice di Botticelli; l’incontro e la collaborazione perfettamente rappresentati da Luisa di Stolberg Gedern, compagna di Vittorio Alfieri e prima donna ad aprire i salotti letterari anche a donne e bambini. In ultimo - conclude - la sostenibilità e le buone pratiche, incarnati in Anna Maria Luisa de’ Medici, paladina ante litteram della sostenibilità in senso lato, tra le prime a presagire l’importanza del rispetto della conservazione dei propri patrimoni”.

Gaia Guarino

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