Immagine di sfondo della pagina  Fallimento Ventaglio: Astoi risponde alle dichiarazioni di Codacons
20 luglio 2010

Con riferimento alle dichiarazioni relative al fallimento di “I Viaggi del Ventaglio” del presidente di Codacons, Carlo Rienzi, il quale annuncia l’intenzione di avviare un’azione per danni verso Astoi per non aver “avvertito del rischio che si correva a prenotare con quella società”, in una ferma nota il presidente di Astoi Roberto Corbella precisa che “non rientra certamente nei compiti di un’associazione di categoria stilare liste “di buoni e di cattivi” nè tantomeno avvertire i consumatori dei possibili rischi derivanti dal prenotare con alcuni operatori piuttosto che con altri. E ciò a maggior ragione quando si tratta di società quotate in Borsa. Come noto, l’autorità competente a vigilare su tali aziende è la Consob che, dal 2005, aveva inserito l’operatore nella black list, mentre, per quanto attiene la regolarità ad operare sul mercato, la competenza è della Provincia che ha rilasciato l’autorizzazione, legittimata a sospenderla in caso di gravi inadempienze verso i clienti”. “Ci preme sottolineare- continua Corbella- come, nonostante l’allarmismo diffuso presso i consumatori, non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione circa turisti da rimpatriare a causa del fallimento dell’operatore, né ne ha ricevute la Farnesina, che ieri ha diramato una nota con la quale ha chiarito di non aver avuto specifiche richieste di assistenza da turisti all\' estero con \"I Viaggi del Ventaglio\". E questo proprio in virtù del fatto che la situazione era in pratica di dominio pubblico e, quindi, la commercializzazione del prodotto era alquanto limitata. Va altresì segnalato che l’operatore in questione non era socio di Astoi , bensì di altra associazione datoriale. Astoi non ha mai avuto alcuna difficoltà a collaborare con le associazioni dei consumatori, prova ne sia la recente sigla del protocollo per la conciliazione stragiudiziale delle controversie e l’elaborazione del decalogo del turista garantito. Il nostro dialogo è sempre aperto con coloro che lo improntano a lealtà e correttezza e non verso coloro che minacciano temerarie “azioni per danni” (alle quali, ovviamente, replicheremmo con la dovuta fermezza e durezza)”.

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