Immagine di sfondo della pagina  Habemus il Ministero del Turismo. Dare dignità politica al settore
08 maggio 2009

Lo ha annunciato Silvio Berlusconi nel corso del Consiglio dei Ministri di venerdì 8 maggio: Michela Vittoria Brambilla è nominata Ministro senza portafoglio per il turismo. Diventa così una notizia reale e ufficiale quella che circolava come cosa fatta nelle ultime ore e che nei giorni scorsi sembrava invece ancora non avere una data precisa di effettuazione , oscillando tra l’arco di un settimana e il dopo elezioni Europee. Il rilancio del premier fatto a Porta a Porta e il colloquio al Colle tra Berlusconi e il presidente Napolitano hanno concretizzato le ipotesi e gli auspici. Con questa nomina- non volendo pensare che la scelta sia stata solo determinata dal dare un contentino a qualcuno - colma un grosso vuoto del nostro paese e del settore turismo determinato dall’abolizione referendaria del Ministero. Anche se lo stesso onorevole Brambilla in qualità di sottosegretario al turismo ha sempre dichiarato di avere tutte le deleghe adeguate per far muovere il comparto, sedere al Consiglio dei Ministri può essere solo considerato un valore aggiunto. Insieme al rafforzamento dell’immagine di un paese come l’Italia, di antica tradizione e vocazione turistica, che da oggi può esporta, nei colloqui con i vertici stranieri, non più un sottosegretario ma un Ministro. Rimane il nodo del portafoglio ma si spera che la questione risorse risorse possa vedere una svolta . Immediati gli auguri e gli sproni ad agire per il meglio del compartto in fretta dai rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno accolto la nuova nomina con sfumature varie. “ Un risultato storico” per Bernabò, Bocca, presidente Confturismo e Federalberghi , che invita il neo ministro a portare “la voce del settore all’ attenzione dell’Esecutivo, al fine di poter vedere l’approvazione di provvedimenti divenuti impellenti per le 270 mila imprese che costituiscono l’ossatura turistica nazionale”. Con qualche “ma”, gli auguri di buon lavoro di Winteler, presidente Federturismo Confindustria che sottolinea come sia “ importante ora che il Ministero venga subito dotato degli strumenti e delle risorse necessarie per lavorare in modo concreto a politiche di ampio respiro e ad interventi puntuali per favorire la competitività dell'industria turistica”. Infine il presidente Venturi, Confesercenti, ribadisce come “l’Italia non poteva non avere un Ministero del Turismo in grado di mettere in campo una visione unitaria delle politiche per questo importante settore in grado di arrestare la preoccupante caduta nella graduatoria mondiale del nostro Paese”. Due le urgenze da affrontare subito e con determinazione secondo Confesercenti: Abruzzo e stagione estiva da salvare.

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