La Fiavet Lazio progetta una Guida sul turismo accessibile
I turisti disabili costituiscono, ad oggi, il 3% sul totale dei viaggiatori italiani, vale a dire oltre 600mila utenti ai quali la Fiavet Lazio – in occasione dell’Anno Europeo per le Persone Disabili - intende rivolgersi con un Progetto per la realizzazione di una Guida sulla Accessibilità delle più importanti strutture ricettive italiane, recentemente presentato dal vicepresidente della federazione laziale di agenti di viaggio, Andrea Costanzo, all’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Roma, Claudio Cecchini. Nel dettaglio il progetto prevede uno studio accurato delle strutture ricettive e dei trasporti distribuiti sul territorio italiano che permetterà l’allestimento di una banca dati, con l’elenco completo di tutti quelli ritenuti più idonei e attrezzati per accogliere le persone portatrici di handicap, i nuclei familiari numerosi o con anziani a carico, nonché le persone con specifiche esigenze dietetiche che necessitano di particolari comodità ed agevolazioni durante il soggiorno. I criteri di selezione delle strutture saranno relativi alla valenza turistica del luogo, al suo livello di fruibilità e alle caratteristiche di accessibilità degli edifici (parcheggi, servizi igienici, ascensori). Obiettivo di questo studio è realizzare due tipologie di cataloghi, uno rivolto alla categoria dei disabili e l’altro dedicato ai nuclei familiari. I cataloghi comprenderanno indicazioni dettagliate su tutti i centri di assistenza collocati in prossimità delle strutture selezionate, e saranno disponibili presso tutte le Agenzie di viaggi della Provincia di Roma ed i centri specializzati di assistenza sociale. Queste guide costituiranno un utile strumento di informazione per i consumatori ma anche per gli operatori turistici. Per il prossimo novembre è prevista una riunione operativa tra la Provincia ed i vertici della Fiavet Lazio, per studiare ed approfondire novembre i dettagli del progetto, che sarà incluso nel piano di programmazione provinciale dell’Assessorato alle Politiche Sociali del 2004.