AlbaStar potenzia Bergamo
AlbaStar lancia una nuova fase comunicativa che fa leva sul pay off Follow the Stars. Sceglie Bergamo per presentare il secondo aereo Boeing 737-800NG. Il velivolo viene chiamato Pino D’Urso, fondatore del vettore scomparso prima della partenza operativa della linea aerea leisure spagnola. Quest’oggi con la presenza di Monsignor Giulio Della Vite - segretario generale della Diocesi di Bergamo - e’ stato battezzato l’aereo davanti ad oltre 100 invitati tra autorità, clienti e giornalisti. Successivamente un volo esperienziale di 40 minuti sulle Alpi Lombarde e Svizzere del Ticino.
L’aereo ha il motto “Here we fly again”, che la Sig.ra Daniela Caruso - Presidente dell’aerolinea - ha coniato come “ mettiamo le ali ai nostri pensieri dove lui e’ sempre” nel pensiero che usava il marito. La Sig.ra Caruso a bordo ha ricordato come il sogno imprenditoriale di Pino D’Urso ha dato vita ad una bellissima realtà, quella di AlbaStar. Una compagnia aerea che vola da 9 anni con ottimi risultati. Un vettore in chiara espansione, visti i numeri di aeroporti serviti e clienti nel portafoglio delll’azienda. Bergamo, diventa la seconda base operativa del vettore, dove da quest’anno saranno operativi due aeromobili. “Sullo scalo orobico si prevede di movimentare almeno 400mila passeggeri su destinazioni verso Spagna alle Baleari e Canarie. Quindi Grecia e Sud Italia” così ci dice Giancarlo Celani - Direttore Commerciale AlbaStar - che aggiunge “stiamo valutando voli di linea bi o trisettimanali da Bergamo su Catania e Cagliari durante la chiusura di Milano Linate per soddisfare la domanda della parte orientale della Lombardia, che ha difficoltà a raggiungere Malpensa”. Sacbo per bocca di Giacomo Cattaneo - Direttore Aviation - plaude così “la scelta operata da AlbaStar di tenere a battesimo sull’Aeroporto di Bergamo il suo nuovo aeromobile , intitolato all’iniziatore della brillante storia della compagnia aerea, e’ motivo d’orgoglio per la società di gestione”.
Sulla decisione di basare due aerei sempre Cattaneo dice “ la fiducia riposta da Albastar nel nostro scalo, dove hanno base due aerei e’ espressione di continuita’ della proficua collaborazione, che consente di aumentare progressivamente il numero di passeggeri trasportati ogni anno”. AlbaStar ha attualmente una flotta di velivoli B737, quattro sono B737/800 e due sono della serie -400. Da novembre arriverà un quinto B737/800, che andrà a sostituire un B737/400 che uscirà dalla flotta. A luglio e’ prevista la certificazione IOSA che riceverà da IATA per permettere Un operatività per vettori che la richiedono al fine di prendere a nolo per periodi anche lunghi i velivoli di Albastar in ACMI come capacity provider. Per l’estate 2019 la compagnia aerea spagnola oltre ai due aerei a Bergamo, ne avrà tre a Milano Malpensa ed uno a Palma di Maiorca. Uno di quelli di Milano parzialmente sarà basato anche in Irlanda. Da Milano Malpensa si volerà verso Spagna, Italia ed in minor modo sulla Grecia. Confermata la rotazione settimanale di domenica per Bodo da giugno a settembre per Giver. L’Egitto e’ in ripresa da confermato Celani con dodici rotazioni settimanali da marzo a novembre su Sharm El Sheikh e maggiormente Marsa Alam da Bergamo, Verona e Milano Malpensa. Non siamo ai risultati del passato, ma in buon recupero.
Recentemente dal dicembre scorso e fino a maggio la AlbaStar opera charter bisettimanali da Charleroi per Isola del Sale e Boavista per un tour operator francese. Continua l’attività di turismo religioso non solo dall’Italia, pure orinante da svariati paesi europei. Complessivamente viene dichiarato uno stimato di 750mila passeggeri trasportati per quest’anno ed un risultato economico di circa 100 milioni di € di fatturato. Recentemente e’ stato rivisitato il sito internet del vettore per permetterne un migliore user friendly, da parte di chi lo consulta con ogni tipo di dispositivo che sia un desktop, iPad o mobile.
La concettualita, e’ il “because we care”, perché così la compagnia aerea si fa promotrice di riassumere nell’offrire un esperienza piacevole e serena.
Marco Finelli