Immagine di sfondo della pagina Alberto Bolognesi Home and Away Pavia
10 maggio 2021

La nostra rubrica l’Agente del Mese sbarca a Pavia per premiare Alberto Bolognesi, Home and Away che, partecipando all’offerta formativa di AdvTraining ha vinto un biglietto a/r firmato Vueling per una destinazione europea.

Quale è oggi la situazione attuale in agenzia?

Il turismo in generale sta vivendo il peggior periodo storico dell’era moderna. Il 2020 è stato l’anno della resilienza, ma ora siamo pronti a ripartire a spron battuto. Segnali incoraggianti arrivano dai vaccini e da riaperture più o meno corrette, siano esse nazionali od internazionali. L’inizio dell’anno per noi di Home and Away è stato molto incoraggiante tanto da spingerci a creare per il biennio 2021/2022 tante idee di viaggio, alcune le abbiamo già svelate, altre stanno per esserlo. Vogliamo infondere positività ed ottimismo alla clientela nonostante tutto, ma sempre con professionalità, pronti a sfruttare ogni segnale di ripresa. Arrendersi non è nel nostro DNA.  

Quali sono le tue opinioni sul mercato dei millenials?

E’ il mercato del futuro, da coltivare; le frontiere sono state abbattute, viaggiare è molto più semplice di un tempo e per vedere luoghi lontani o comunicare con qualcuno non è più necessaria la fantasia, basta un click, ergo per i giovanissimi viaggiare nel globo rappresenterà sempre più la normalità. Gli adv per continuare a svolgere la naturale funzione d’intermediazione dovranno conquistarli con maggior professionalità e formazione sul prodotto, evolvendosi in base alle caratteristiche del mercato e soprattutto considerando internet un valido strumento d’aiuto, non un nemico. Chi si ferma è perduto, sin d’ora.

Come vedi la categoria agenziale tra 10 anni?

La pandemia probabilmente accelererà un processo che penso fosse già in corso. Abbiamo assistito negli ultimi vent’anni ad una moltiplicazione di agenzie, franchising e tour operator. Ora il mercato è saturo, e nei prossimi anni assisteremo al fenomeno opposto. Le piccole agenzie, anche a causa dell’oligopolio dei pochi tour operator rimasti che detteranno sempre più vincoli, saranno costrette a chiudere o convogliarsi in spersonalizzati franchising. Una piccola parte invece sopravviverà evolvendosi in agenzia tailor made, magari senza punto vendita su strada, puntando su competenza, professionalità, specializzazione e tecnologia. Non è difficile capire da che parte mi sto dirigendo..  

Se non avessi fatto l’adv che lavoro avresti voluto fare?

Lo stavo già facendo prima, lo spedizioniere internazionale; senza saperlo stavo già andando incontro al mio destino solo che in quel caso si trattava di far viaggiare merci anziché persone. Adesso l’adv non lo cambierei con nessun altro lavoro al mondo ed è troppo tardi per pensare ad un’alternativa.

Non viaggeresti mai senza…?

Il mio iphone e la macchina fotografica. I ricordi fotografici mi sono di grande aiuto per illustrare ai miei clienti il prodotto che propongo.

Qual è la prima cosa che fai quando arrivi in una nuova città?

Deposito la valigia in hotel ed a qualsiasi ora sono subito in giro a piedi o city bus per avere un’idea d’insieme, poi mi organizzo per itinerari più ristretti ed approfonditi cercando di immergermi nella quotidianità locale.  

Una meta in cui torneresti appena possibile?

Questa è facile. Alaska, sicuro, uno dei pochi luoghi sulla Terra dove è l’uomo a doversi adattare in una natura che è ancora più forte di lui e non viceversa.

Qual è la cosa più strana che hai mangiato in viaggio?

Credo il verme maguey contenuto nel Metzcal, uno dei tipici distillati messicani ottenuto dalla pianta dell’agave, solo per palati forti, dal sapore amaro e affumicato..

Il souvenir più particolare che hai comprato?

Una scultura in legno scolpita e dipinta a mano rappresentante un tucano del peso di nove kg, alta un metro, acquistata in un villaggio Maya sulla strada per Chichen Itzà, in Messico. Non vi dico la difficoltà per portarlo a casa..

Il ricordo più bello di un viaggio?

Tra i tanti vissuti scelgo senza dubbio la passeggiata sul ghiacciaio Herbert nei pressi di Juneau in Alaska dopo il sorvolo in elicottero. Un sogno realizzato.

Se potessi dove vorresti essere teletrasportato ora?

A bordo di un’elegante nave da crociera, il mio viaggio preferito.

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