Alla scoperta dei boschi del Ticino: natura libera e panorami mozzafiato
Dalle riserve forestali alle aree protette del Lucomagno, il Cantone Ticino offre esperienze immersive tra alberi secolari, fauna selvaggia e fioriture uniche, ideali per famiglie, escursionisti e appassionati di botanica
Immersi nel verde, lontani dal trambusto cittadino, i boschi del Ticino offrono esperienze che coinvolgono tutti i sensi. Le riserve forestali, dove gli alberi crescono senza l’intervento dell’uomo, creano atmosfere magiche e paesaggi che lasciano senza fiato. Dalla Valle Onsernone al Bosco Sacro di Mergugno, i visitatori possono ammirare il maestoso abete bianco, il giallo intenso dei maggiociondoli in fiore e ascoltare i richiami della fauna selvatica, tra cui il bramito dei cervi e il verso della nocciolaia.
La Riserva forestale dei Denti della Vecchia è uno degli hotspot di biodiversità più rilevanti del Cantone. Qui la faggeta ombrosa lascia spazio alle impervie creste di roccia calcarea, dove crescono boschi di pino mugo, prati secchi e guglie rocciose. La ricchezza di flora protetta, dalle genziane ai ciclamini, si accompagna all’osservazione di rapaci come il falco pellegrino e il corvo imperiale, offrendo uno spettacolo unico agli escursionisti attenti.
Il Parco della Valle della Motta, esteso su 163 ettari, unisce natura e storia. Attraversato dal torrente Roncaglia, il parco ripristina una rete di sentieri che collegano i Comuni del Basso Mendrisiotto, con pannelli didattici lungo il percorso. Al cuore del parco si trova il Mulino del Daniello a Coldrerio, edificato nel 1801 e oggi visitabile su appuntamento, che testimonia la convivenza tra paesaggio naturale e storia locale.
La Riserva forestale dell’Onsernone, sotto il Pizzo Ruscada, è una vera perla per chi ama la natura selvaggia. Il bosco si sviluppa liberamente, con alberi di ogni età, tronchi in decomposizione e una flora mista di abeti bianchi e faggi. L’assenza di interventi forestali favorisce la fauna locale, dagli ungulati ai piccoli mammiferi, e ospita una settantina di specie di uccelli, tra cui il picchio nero.
Il Bosco Sacro di Mergugno rappresenta un unicum in Svizzera. Il maggiociondolo di montagna, con i suoi grandi fiori giallo-oro, trasforma il paesaggio tra maggio e giugno, attirando botanici e appassionati di natura. Gli alberi più antichi, corrugati e contorti, diventano dimore di funghi e microhabitat naturali, invitando a una camminata lenta tra scenari forestali e panorami sul Lago Maggiore.
Infine, il Centro Pro Natura Lucomagno offre un’esperienza completa di contatto con la natura alpina. Con albergo, ristorante, sale per seminari e campeggio, il centro propone escursioni guidate, corsi e seminari sul rapporto tra uomo e natura, il tutto gestito secondo criteri di sostenibilità energetica e idrica. Situato a cinque chilometri dal valico del Lucomagno, è punto di partenza per numerosi sentieri escursionistici immersi in scenari naturali di grande suggestione.
Il Ticino conferma così il suo ruolo di destinazione ideale per chi desidera rigenerarsi a contatto con boschi inviolati, fauna selvatica e panorami indimenticabili, senza allontanarsi dalle comodità delle città.