Immagine di sfondo della pagina Apre il 23 giugno il Musée Quai Branly di Parigi, dedicato alle arti non europee
22 giugno 2006

Voluto da Jacques Chirac, consacrato alle arti e alle culture non europee, esso si propone di mettere in rilevanza l’arte dell’Africa, dell’Oceania e delle Americhe. Nel corso del XX sec. queste arti hanno assunto importanza, soprattutto da quando artisti come i Fauves, di cui Henri Matisse, ed altri esponenti di movimenti come Picasso stesso per il Cubismo, ne hanno tratto ispirazione per la loro arte. Determinanti sono stati anche gli scritti di Guillaume Apollinaire e lavori antropologici di personaggi come Claude-Lévi-Strauss in merito. Tutto questo interesse ha dato vita al Musée de Quai Branly, situato lungo la Senna e a due passi dalla Tour Eiffel. Oltre alla parte museale permanente, in programma vi sono anche alcune esposizioni temporanee: fino al 17 dicembre “Nous avons mangé la forêt” e “Chiwara chimères africaines”. L’Orangérie, appena riaperta dopo 6 anni di restauro, così chiamata perché sorge su un aranceto del 1852, ospita la collezione di quadri di Jean Walter e Paul Guillaume: opere di Renoir, Matisse e la maggior parte delle tele raffiguranti le “Nymphéas” di Claude Monet. Alcuni Hotel del Gruppo Concorde propongono tariffe e pacchetti che includono anche una Carta musei che dà accesso a oltre 70 tra musei e monumenti di Parigi. Tra questi, l’Hotel Ambassador e l’Hotel du Louvre.

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