Immagine di sfondo della pagina Assisi ospita la mostra “Giordania: alba del cristianesimo”
04 luglio 2025


Dopo il successo registrato in Vaticano, ha inaugurato ad Assisi la mostra itinerante internazionale “Giordania: alba del cristianesimo”, promossa dal Ministero del Turismo e delle Antichità della Giordania in collaborazione con la Città di Assisi. L’esposizione, curata da Eyad AlKhzuz, sarà ospitata fino a fine estate nel Palazzo del Monte Frumentario, storico edificio del XIII secolo nel centro cittadino, oggi riconvertito a spazio espositivo.

La scelta di Assisi, meta di pellegrinaggio tra le più importanti al mondo e città natale di san Francesco, rafforza il legame spirituale tra la Giordania e l’Italia, anche in vista dell’Anno Giubilare proclamato per il 2025 con il tema “Pellegrini di speranza”.

“Assisi occupa un posto speciale anche nel cuore dei giordani”, ha dichiarato il Ministro del Turismo e delle Antichità della Giordania, Lina Hannab. “Nel 2019, Sua Maestà il Re Abdullah II ha ricevuto proprio qui la Lampada della Pace, riconoscimento del suo costante impegno per la dignità e il dialogo interreligioso. Un messaggio che risuona ancor più forte in questo Giubileo”. L’esposizione propone un itinerario nei principali siti cristiani della Giordania, con particolare attenzione ai luoghi riconosciuti dal Vaticano come ufficiali per il pellegrinaggio: dal Sito del Battesimo a Betania oltre il Giordano, patrimonio UNESCO, al Monte Nebo, fino a Macheronte, la fortezza dove fu martirizzato Giovanni Battista. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio religioso del Regno hascemita e rafforzare il turismo spirituale e culturale nel Paese.

“È un grande onore per Assisi ospitare questa mostra internazionale che, oltre al valore culturale e simbolico, lancia un messaggio di pace e speranza”, hanno commentato il sindaco Valter Stoppini e l’assessore Donatella Casciarri. “Temi ancora più attuali in un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo. Abbiamo accolto con convinzione questa iniziativa, che rientra nella vocazione universale di Assisi come città del dialogo”.

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