Barbara Nanni Nettuno Viaggi, Bologna
Fa tappa a Bologna la rubrica ‘Agente del Mese’, che per il mese di ottobre
celebra il successo di Barbara Nanni, Nettuno Viaggi.
Barbara, cosa ami di più del tuo lavoro?
Poter viaggiare con la mente ogni volta che mi siedo alla scrivania e
preparo una vacanza per i miei clienti. Trovo sia bellissimo poter essere in posti diversi ogni giorno.
Qual è oggi la difficolta maggiore nel vendere viaggi?
‘Scontrarsi’ spesso con la diffidenza da parte del cliente che sempre più confronta e paragona la mia professionalità e la mia esperienza ad un portale di prenotazione che raccoglie semplicemente nomi e prezzi.
Quali sono le tue opinioni sul mercato dei millenials?
E’ sicuramente complicato rapportarsi alle nuove generazioni ed è quindi un mercato difficile da conquistare, soprattutto perchè pensano di trovare tutte le risposte alle loro domande sul web, tralasciando però che esperienza, emozioni e consigli pratici sono più preziosi di un semplice click.
Come vedi la categoria agenziale tra 10 anni?
Restare al passo con i tempi è imperativo. E’ indispensabile trovare la chiave giusta, innovativa per arrivare a tutte le fasce di mercato, solo così la nostra categoria potrà resistere, combinando l’esperienza, la passione, l’emozione alla tecnologia.
Se non avessi fatto l’adv che lavoro avresti voluto fare?
Probabilmente la veterinaria, sono un’amante degli animali.
Non viaggeresti mai senza…?
Un’ottima guida, la mia macchina fotografica ed ovviamente il cellulare.
Qual è la prima cosa che fai quando arrivi in una nuova città?
Recupero una mappa cartacea, adoro le app, la tecnologia ed il wifi ma credo che la carta possa esercitare ancora un grande fascino. E’ bellissimo segnare sulla mappa l’itinerario che stai seguendo.
Una meta in cui torneresti appena possibile?
New York è sicuramente nel mio cuore ma in generale tutto ciò che è stelle e strisce.
Qual è la cosa più strana che hai mangiato in viaggio?
Chiapolines fritte, sui crostini aromatizzate al lime mangiate durante un bellissimo viaggio intrapreso fra Città del Messico ed Oaxaca. Assaggiate in tanti modi diversi ma sempre cavallette erano.
Il souvenir più particolare che hai comprato?
Un bastone da passeggio a Marrakech che nascondeva al suo interno una grossa lama. Ovviamente io non ne ero a conoscenza e mi ha creato grossi problemi nonchè una sonora figuraccia in aeroporto, il giorno del mio rientro in Italia.
Il ricordo più bello di un viaggio?
Ogni viaggio è legato ad un ricordo speciale e l’elenco è lungo davvero. Ho un’amicizia nata sul Maro Rosso che continuo a coltivare ancora dopo 20 anni la zebra avvistata durante il mio primo foto safari in Kenya, la nuotata con le mante in Polinesia, il mio primo volo in elicottero durante il mio viaggio di nozze alle Hawaii.
Se potessi dove vorresti essere teletrasportata ora?
Sicuramente in un grande aeroporto: rappresenta l’inizio di una nuova avventura, piccola o grande, vicina o lontana….poco importa.