
Bruce Lee, a 34 anni dalla sua morte, testimonial dell’Italia in Cina. I commenti positivi di Itala Cina e del vice sindaco Maria Pia Garavaglia
In Cina sta per circolare un particolare sport promozionale dedicato a Roma e all’Italia di inestimabile valore. Si tratta dell’evento televisivo 2008 “The Legend of Bruce Lee”, un serial TV in 50 puntate ed oltre 6 milioni di dollari di budget, che racconta la vita e le imprese del divo del Kung Fu e che verrà trasmesso proprio durante le Olimpiadi di Pechino 2008. Nei panni di Bruce Lee recita una delle nuove stelle del cinema di Kung Fu, quel Danny Chan che il mondo ha già apprezzato nei successi internazionali di “Shaolin Soccer” e “Kung Fusion”. Nei giorni scorsi Danny Chan e l’intera troupe - con il supporto organizzativo dell’Associazione Italia-Cina - si sono trasferiti a Roma per ricostruire il soggiorno di Bruce Lee nella Capitale e l’evento clou da tutti ricordato è la grande scena svoltasi nel Colosseo. Conclude: “Oggi Bruce Lee è senza dubbio un grande ambasciatore della Cina nel mondo. E’ forse il Cinese più conosciuto e più amato da 3 generazioni di fan nei 5 continenti. E’ fantastico che questo personaggio così unico si sia trasformato anche in un ambasciatore di Roma in Cina. Questo è un ulteriore contributo all’amicizia tra il popolo Italiano e quello Cinese, che poi è la ragione di esistere della nostra Associazione- è il commento di Vittoria Mancini, Presidente dell’Associazione Italia-Cina, da 45 anni il più accreditato punto di riferimento per le relazioni culturali tra il popolo Italiano e quello Cinese. Entusiasta anche Mariapia Garavaglia, Vice Sindaco di Roma che commenta: “Sono molto felice che il monumento emblema della nostra città sia protagonista in una produzione televisiva così importante per la Cina. E’ un modo molto efficace per rafforzare e promuovere l’immagine di Roma presso milioni di potenziali visitatori Cinesi. Voglio esprimere in tal senso il mio ringraziamento all’Associazione Italia-Cina che ha reso possibile questo risultato collaborando con la televisione di stato cinese nell’organizzazione della trasferta romana”.