Immagine di sfondo della pagina CBRE: cresce l'ottimismo per gli investimenti alberghieri in Europa. Italia e Roma in rimonta nelle classifiche dei luoghi più ricercati dagli investitori
15 maggio 2025

Secondo l’European Hotel Investor Intentions Survey 2025 di CBRE, la fiducia nel mercato alberghiero europeo continua a crescere: il 90% degli investitori prevede infatti di mantenere o aumentare il capitale allocato nel settore. Nonostante le preoccupazioni geopolitiche indicate come principale sfida di quest'anno, il comparto alberghiero si distingue per rendimenti competitivi e prospettive ottimistiche, incentivando ulteriormente gli investimenti verso il settore hotel.
Ottimi i risultati per l’Italia, sia a livello nazionale sia a livello cittadino. Il Belpaese, infatti, si conferma tra le destinazioni più ambite per gli investimenti nel settore alberghiero, superando il Regno Unito e posizionandosi al secondo posto dopo la Spagna. L’interesse crescente verso il mercato italiano è supportato dalla diversità dell’offerta ricettiva e dall’emergere di nuove catene di hotel internazionali. Terzo posto ex aequo condiviso da Portogallo e Regno Unito, con Francia e Grecia che mantengono rispettivamente la quarta e la quinta posizione.
"Gli investimenti nel settore alberghiero in Europa continuano a mostrare forza, con un crescente interesse per asset di qualità e destinazioni chiave, soprattutto nei segmenti upper-upscale e luxury dove sono state registrate le migliori performance", spiega Silvia Gandellini, Head of Capital Markets Italy di CBRE. "In Italia, specialmente, stiamo assistendo a un rinnovato appetito da parte degli investitori, che puntano a strutture di alto livello e località con forte attrattiva turistica".

Roma nella top 3 europea per attrattività degli investimenti alberghieri: crescono i volumi e l’interesse per le città gateway

A livello cittadino, Roma ha scalato la classifica, arrivando al terzo posto tra le città più attrattive per gli investimenti alberghieri, preceduta da Londra (prima) e Madrid (seconda), avanzando rispetto alla quarta posizione occupata lo scorso anno. Lisbona e Barcellona completano la top five.
"Il persistente squilibrio tra domanda e offerta in tutta Europa continua a essere un fattore chiave per il settore", dichiara Kenneth Hatton, Head of European Hotels di CBRE. "Stiamo assistendo a offerte competitive da parte di potenziali acquirenti che cercano di assicurarsi i migliori asset, come dimostrato dai volumi di investimento alberghiero dello scorso anno, cresciuti del 34% rispetto al 2023, il maggiore incremento annuale per qualsiasi settore in Europa".
Gli investitori continuano a puntare su prodotti urbani. Il 65% degli intervistati considera i centri cittadini e le città gateway le location più attrattive, confermando il loro status di centro nevralgico di domanda a lungo termine, supportati da viaggi d'affari e di piacere. Le città secondarie hanno guadagnato terreno e, secondo l’indagine di CBRE, il 12% dei partecipanti ha dichiarato che rappresentano le opportunità di investimento più interessanti, guidate dalla crescente fiducia nei mercati turistici emergenti grazie a infrastrutture migliorate e modelli di viaggio in evoluzione.
Alla domanda su quale strategia fosse preferita per l'impiego del capitale, due terzi degli investitori hanno dichiarato di preferire strategie value-add: un notevole aumento rispetto al 51% dell'indagine dello scorso anno, quando si rilevava una maggiore propensione alla ricerca di strategie distressed. Gli investitori rimangono convinti che l'industria europea possa beneficiare di riposizionamento e miglioramenti operativi per guidare i rendimenti totali.
"Gli investitori - conclude Hatton - vedono ancora opportunità nella grande professionalizzazione del settore alberghiero europeo, dove investimenti in capex, miglioramenti della gestione operativa delle strutture e strategie di espansione offrono prospettive di ritorni molto attrattivi, soprattutto in un contesto positivo per le dinamiche previste di domanda e offerta".

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