Immagine di sfondo della pagina Dati Isnart : segnali di ripresa per i viaggi organizzati verso l’Italia
24 giugno 2010

Primi segnali di ripresa per i viaggi organizzati nel mondo e verso l’Italia. Sebbene persistano ancora alcuni dati negativi (si parla di diminuzione dei flussi da Francia, Olanda ed Est Europeo) nel 2010 si stabilizza infatti la domanda mondiale e migliora la tendenza rilevata verso le mete italiane: la metà dei tour operator europei indica una domanda stabile, mentre per il 23,6% ci sono segnali di crescita. Il recupero definitivo, però, lo si avrà nel 2011: anno in cui si prevede una crescita totale dei flussi del 13,3%.Ancora migliore, poi, negli altri Continenti la situazione mondiale della domanda organizzata: la metà degli operatori statunitensi (il 52%) indica un aumento della domanda di questi viaggi, percentuale che sale oltre il 70% in India, Australia e Corea. Sul fronte del nostro paese c’è da segnalare che, ad eccezione di quello giapponese, tutti i mercati confermano l’Italia in testa alle destinazioni maggiormente richieste. E l’appeal del Belpaese appare rinforzato negli Stati Uniti e in India, stabile sul mercato giapponese, in lieve calo in Europa. Il problema, piuttosto, è che non cresce la nostra quota di mercato: in termini di venduto l’Italia rappresenta una fetta contenuta, pari al 30,1% del totale dei viaggi in Europa, e per il 2011, nonostante i segnali positivi di ripresa del mercato mondiale, si evidenzia una minore presenza dell’Italia sui cataloghi dei T.O. internazionali.Entrando nel dettaglio sono le città d’arte, il mare e l’archeologia i prodotti turistici italiani più venduti in Europa (rispettivamente dal 78,3%, dal 52,8% e dal 43,2% dei tour operator). Sul mercato statunitense le preferenze vanno invece nell’ordine a città d’arte (80%), laghi (61%), archeologia (59%). Da notare, poi, il prodotto business venduto dal 65,9% dei buyer indiani (un anno fa questa quota si fermava al 38%). Alta, infine, la quota di operatori che utilizza Internet per la vendita dei pacchetti: l’Italia on-line è pari al 29% del venduto totale delle nostre destinazioni.

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