Dubai rinnova la promozione turistica
Cultura, gastronomia, staycation e MICE. Dubai si rinnova continuamente ed è questo il motivo per cui è sempre in grado di seguire i nuovi trend di viaggio. Questi i 4 driver promozionali su cui punta la città emiratina nel 2022, spingendo zone ed attrazioni sempre nuove.
“Tutti conosciamo la nuova Dubai, quella più futuristica e al passo con le innovazioni, ma quanti sono stati nella città vecchia? – si è chiesto Issam Kazim, Chief Executive Officer Dubai Corporation for Tourism and Commerce Marketing in occasione della sessione di apertura di ATM ‘The Future of International Travel’ al Trade Center – inizialmente il dipartimento del turismo non ha promosso abbastanza la Dubai più antica ed autentica, non pensavamo potesse interessare i viaggiatori. Invece c’è un ritorno alla cultura ed alle radici, motivo per cui in un viaggio a Dubai non vale la pena solo un giro della città vecchia, ma anche una giornata immersiva nella cultura, nelle tradizioni e nei ritmi di un tempo”.
Altra grande novità per quanto riguarda la promozione di Visit Dubai è la gastronomia, anche grazie alla spinta della prima Guida Michelin Dubai uscita lo scorso giugno. “Dubai era già al quarto posto tra le destinazioni gastronomiche mondiali prima ancora di questa splendida notizia e prima di iniziare la promozione gastronomica della città – continua il CEO – ora più che mai puntiamo su questa parte esperienziale del viaggio. Le esperienze d’altronde sono ormai richieste ancor più del lusso classico ed è per questo motivo che stiamo scommettendo sulle nuove aperture di alberghi a 3 o 4 stelle in grado di offrire esperienze paragonabili a quelle offerte dai 5 stelle. Allo stesso modo, oltre la raffinata cucina dei nuovi ristoranti a 1 o 2 stelle Michelin Dubai offre tantissime soluzioni di cucina cosmopolita veramente tipica, dato l’altissimo numero di cittadini del mondo che la città accoglie”. Dubai è infatti diventata la prima destinazione in cui la gente decide di trasferirsi, anche grazie alla tendenza dello staycation nata durante la pandemia: “Vogliamo trasmettere che Dubai è una città aperta non solo al turismo, ma ad accogliere cittadini da ogni parte del pianeta. In tantissimi hanno chiesto il visto di lavoro dopo essersi trovati bloccati qui a causa della pandemia e aver provato sulla propria pelle cosa significa davvero vivere a Dubai”.
Anche al livello del MICE infine la città degli Emirati Arabi Uniti si attesta come uno dei competitor più forti a livello mondiale, tanto che il dipartimento del turismo e quello dell’economia si sono fusi in un’unica struttura e che circa il 20% degli investimenti del governo sono rivolti esclusivamente al turismo.
Menzione a parte merita il turismo outdoor che sta crescendo molto per una destinazione come Dubai che ha sempre puntato su altre caratteristiche: “C’è una destinazione nella destinazione – ha raccontato Issam Kazim – si tratta delle montagne appena fuori Dubai, in cui stanno nascendo sempre più lodge e campeggi”. È dunque una Dubai completamente inaspettata dove il turismo outdoor e quello sportivo la fanno da padroni: una delle grandi attrattive per il mercato tedesco ad esempio è l’evento della corsa dei cammelli, mentre per gli amanti della natura la riserva naturale di Al Marmoon è un vero e proprio tempio di conservazione della flora e fauna locale. Tantissime le donne sportive che scelgono questa destinazione per un viaggio in solitaria, tra hiking e biking sulle montagne, ma anche sessioni di corsa in spiaggia o nel deserto.
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