Ecotur conferma il suo successo con Borghi più belli d’Italia
Cresce il turismo legato ai Borghi più belli d’Italia e ne è conferma il successo dell’incontro tenutosi sull’argomento all’interno di Ecotur. Questo turismo parte dalla natura e dalla sostenibilità, rispetta le tradizioni e le tipicità e lascia sul territorio una quota compresa fra l’80 ed il 90 per cento del fatturato prodotto, al contrario del turismo tradizionale dove la quota oscilla fra il 20 e il 30 per cento. L’incontro I Borghi più belli d'Italia. L'unicità della marca Italia, moderato dal giornalista Andrea Lovelock, ha visto la presenza di una platea di professionisti, giornalisti e operatori, in diretta su Vides Tv. Hanno partecipato il presidente di Ecotur Enzo Giammarino, il dirigente di Legambiente Antonio Ricci, il presidente del club dei Borghi più belli d'Italia Fiorello Primi, il presidente dell'Anci Abruzzo nonché delegato nazionale Anci per il turismo Antonio Centi, l'esperto di turismo giovanile Norberto Tonini ed il presidente della Provincia di Teramo Ernino D'Agostino. Nel corso del talk show il presidente di Ecotur Giammarino ha definito l'identikit del turista tipo che sceglie i Borghi, secondo quanto rilevato dalla ricerca condotta da In Fiera Srl, società organizzatrice di Ecotur: ha un'età compresa fra i 30 ed i 60 anni, una capacità di spesa media, arriva a destinazione con la famiglia o in coppia bypassando il turismo organizzato e sceglie di trascorrere in vacanza un weekend o al massimo una settimana. È attirato in primo luogo dalle tradizioni e dalla cultura del luogo, ma cerca anche relax e una rinnovata sintonia con il territorio e l'ambiente. Preferisce il bed and breakfast o richiede il solo pernottamento ad alberghi, affittacamere, residence, agriturismi e B&B. Proviene in gran parte dall'Italia, dall'Unione Europea (in primo luogo Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Belgio) e dagli Stati Uniti. «Quello dei Borghi più belli d'Italia è un prodotto che completa il turismo-natura» ha detto Giammarino, «perché è una destinazione che vive di genuinità, di cultura del territorio, di sostenibilità, di prodotti tipici, di filiera corta. Questo tipo di turismo cresce tre volte di più del turismo tradizionale e riesce ad intercettare meglio i nuovi flussi, quelli che scelgono una vacanza mordi-e-fuggi ma che vogliono vivere autenticamente il territorio».