
Eithad Airways all’Arabian Travel Market con l’haute couture di Ettore Billotta
Etihad Airways, compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, ha inaugurato la nuova suite di prima classe in occasione dell’Arabian Travel Market (ATM) di Dubai. L’Arabian Travel Market, riconosciuto a livello internazionale come l’evento di punta dell’industria dei viaggi e del turismo in Medio Oriente, si è svolto dal 5 all’8 maggio all’International Convention and Exhibition Centre di Dubai, dove lo stand d’esibizione di Etihad riproduce la nuova first class della compagnia e presenta il nuovo sedile-letto della business class insieme alle altre migliorie recentemente apportate ai servizi di bordo e a terra della compagnia. Peter Baumgartner, chief commercial officer di Etihad Airways ha dichiarato: “Etihad ha investito molto nell’ambito del lusso in volo, a partire dall’apertura delle premium lounge all’aeroporto di Abu Dhabi e il lancio del restyling dei servizi di bordo, confezionati su misura per le necessità dei viaggiatori di business e prima classe”. Per dimostrare i nuovi servizi di bordo, allo stand Etihad sono stati presenti alcuni tra i food and beverage managers, la nuova figura recentemente introdotta dalla compagnia aerea in business e first class. Ad aggiungere un tocco sofisticato, erano presenti presso lo stand le collezioni del designer Ettore Bilotta con inedite liveperformance ispirate all’atmosfera cosmopolita che si respira in questi giorni a Dubai. Stilista e designer romano, Ettore Bilotta è rinomato a livello internazionale e riconosciuto tra le firme italiane più interessanti del momento. La partnership tra Etihad Airways ed Ettore Bilotta risale al 2003 quando lo stilista aveva firmato le uniformi del personale di terra e di bordo della compagnia. “E’ un vero piacere contribuire ancora oggi al look della più elegante e apprezzata first class del mondo” commenta Ettore Bilotta, che aggiunge: “Nelle uniformi Etihad ho sempre voluto trasmettere il pensiero originale che ha ispirato la compagnia aerea: il valore dell’accoglienza della cultura araba che ritroviamo anche tra le radici più profonde del saper vivere italiano”.