
ENAC e CISA: nuova fase di sperimentazione per i body scanner
Terminata la prima fase di sperimentazione dei body scanner negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa, Venezia e Palermo, si pensa già alla definizione delle modalità per la nuova fase che si svolgerà negli stessi aeroporti ad eccezione di Palermo.
Presso la Direzione Generale dell’ENAC si è svolta la riunione del CISA - Comitato Interministeriale per la Sicurezza del Trasporto Aereo e degli Aeroporti per discutere vari argomenti di securitye, in particolare, per analizzare i dati emersi alla conclusione della sperimentazione dei security scanner, comunemente denominati body scanner.
Alla riunione ristretta del CISA hanno partecipato anche il ministro delle infrastrutture e trasporti Altero Matteoli, il ministro dell’interno Roberto Maroni, oltre al presidente dell’ENAC Vito Riggio, al direttore generale dell’ENAC Alessio Quaranta, ai rappresentanti delle altre istituzioni e società che compongono il CISA, tra cui anche il Ministero degli Affari Esteri.
Nel corso della riunione il direttore centrale coordinamento aeroporti ENAC Giuseppe Daniele Carrabba ha presentato la relazione di sintesi della sperimentazione avviata in marzo negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa e Venezia e in luglio nell’aeroporto di Palermo evidenziando quanto emerso in termini di sicurezza, di efficienza e di effettivo risparmio di tempo nell’operatività aeroportuale rispetto alle procedure tradizionali di controllo.
In apertura di relazione è stato nuovamente evidenziato che tutti i security scannersperimentati non hanno presentato alcuna controindicazione per la salute e hanno sempre garantito la privacy del passeggero. Le immagini visualizzate sugli schermi degli operatori, infatti, erano stilizzate, non erano archiviabili, e sono state utilizzate solo ed esclusivamente nel momento del passaggio per il rilievo di eventuali oggetti indosso al passeggero.
Al termine della presentazione della relazione, visti ed analizzati i risultati dei test, il CISA ha valutato che la sperimentazione ha prodotto solo parzialmente i risultati attesi, in particolare per quanto riguarda il numero dei falsi allarmi, la non piena efficacia dei controlli in alcune situazioni e, per alcuni tipi di macchinari, tempi di esecuzione del controllo troppo lunghi rispetto alle esigenze del trasporto aereo e della security.
Il CISA, pertanto, ha deliberato di avviare una nuova fase di prova, a partire dall’inizio del 2011, della durata di tre mesi, che riguarderà gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia, in quanto ospitano voli verso destinazioni cosiddette ‘sensibili’.