Estate al lavoro? Sì, ma in viaggio: boom del business travel nei mesi più caldi secondo BizAway
Il business travel non va in vacanza: a luglio e agosto +48,3% di trasferte aziendali. Crescono flessibilità, workation e nuove rotte europee.
Chi ha detto che tra luglio e agosto il lavoro si ferma? L’immagine dell’ufficio deserto e della mail automatica 'out of office' rispecchia sempre meno la realtà di molte aziende europee. Lo fotografano bene i dati di BizAway, scaleup italiana specializzata nel business travel, secondo cui le prenotazioni di viaggi di lavoro nei mesi estivi sono cresciute del 48,3% nell’ultimo anno. Un trend che dimostra come il business travel stia mutando, seguendo le evoluzioni del lavoro flessibile e delle nuove modalità ibride.
“Questi numeri confermano il ruolo sempre più strategico del business travel, anche in estate", spiega Luca Carlucci, Ceo e founder di BizAway. "Se un tempo era considerata una stagione off-limits per le aziende, oggi è sempre più valorizzata soprattutto per attività strategiche e relazionali. Si viaggia soprattutto per aprire nuovi mercati, rafforzare relazioni internazionali o semplicemente per approfittare della flessibilità dell’estate per combinare lavoro e qualità della vita”.
Le nuove rotte del lavoro estivo
I dati raccolti da BizAway sulle destinazioni più prenotate nei mesi estivi raccontano una geografia precisa del business travel europeo. Al primo posto c’è, prevedibilmente, Milano, cuore finanziario e commerciale d’Italia, seguita da Roma, che mantiene un ruolo centrale per aziende che si muovono tra istituzioni, grandi gruppi e networking internazionale.
Accanto alle italiane si confermano le mete business per eccellenza in Europa: Madrid e Barcellona continuano a essere punti fermi per le trasferte estive, complice il dinamismo del mercato spagnolo e la vivacità delle industrie locali.
Spicca Venezia, che sorprende nella classifica: una città che, al di là del turismo, sta emergendo anche per eventi internazionali, fiere di settore e workation di alto profilo. Bologna e Firenze si affacciano tra le top cities in luglio 2024 e 2025, segno che anche le medie città italiane stanno guadagnando peso nelle agende di viaggio aziendali, specie in ottica MICE e incontri one-to-one.
Sul fronte internazionale, Parigi e Londra restano capisaldi irrinunciabili per chi fa affari in Europa: facilmente raggiungibili, collegate e centrali nel panorama corporate continentale. La vera novità è l’ascesa di Amsterdam e Berlino tra le destinazioni più prenotate del luglio 2025: due città sempre più scelte da aziende tech e startup come nuove capitali dell’innovazione.
New York si conferma, anno dopo anno, la principale destinazione oltreoceano per le aziende europee. La sua presenza tra le top 10 di luglio e agosto, mesi tradizionalmente più lenti, è il segnale di un ritorno deciso del business travel long haul, spesso articolato in trasferte più lunghe o combinate con periodi di lavoro flessibile.
Lisbona, infine, entra tra le città più visitate ad agosto 2024: un mix perfetto tra clima, vivibilità e infrastrutture digitali, che la rende una meta sempre più amata da chi cerca workation e incontri aziendali 'a bassa intensità', ma altamente produttivi.
Un trend trasversale e in trasformazione
I dati sono trasversali per settore e taglia aziendale: a viaggiare non sono solo i dipendenti delle grandi corporate, ma anche quelli delle PMI, spinte da un approccio più dinamico e fluido alla gestione del lavoro. Le motivazioni? Non solo operatività quotidiana, ma anche meeting strategici, onboarding di team internazionali, eventi di networking e formazione.