Immagine di sfondo della pagina Federalberghi: una Pasqua turisticamente deludente
23 marzo 2005

“Sarà una Pasqua turisticamente deludente quella che ci apprestiamo a vivere, una Pasqua che evidenzierà ancora una volta la spaccatura tra chi può permettersi un periodo di vacanze e chi no”. È quanto afferma il Presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di una indagine previsionale realizzata dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto di ricerche Dinamiche intervistando dal 15 al 20 marzo, con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche), 3.761 italiani rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali maggiorenni. “E questo non è certo dovuto -precisa Bocca- ad incrementi fuori misura delle tariffe alberghiere, in quanto nel 2004 le entrate valutarie turistiche apportate dalla clientela straniera nel nostro Paese sono aumentate del 3%, a conferma di un ottimizzato rapporto qualità-prezzo delle nostre strutture. “Quello che invece e, purtroppo, dobbiamo riscontrare, -aggiunge il Presidente degli albergatori italiani- è che cominciano lentamente a diminuire anche coloro che hanno una abituale capacità di spesa turistica, aprendo il settore ad un rischio di entrate economiche e di mantenimento dei livelli occupazionali che finora, grazie all’elasticità imprenditoriale delle gestioni familiari della gran parte delle nostre imprese ricettive, eravamo riusciti a contenere. “Un grido d’allarme, dunque?” si chiede il Presidente della Federalberghi. “Sicuramente una situazione di attenzione dalla quale nessuno deve chiamarsi fuori. Occorre quindi varare subito la riforma dell’Enit recentemente approvata e staccare quell’assegno di 20 milioni di euro aggiuntivi ed indispensabili all’Ente per avviare politiche di promozione internazionale, necessarie per un recupero accelerato di flussi dall’estero, unica risorsa al momento in grado di farci sperare in una ripresa estiva. “Il turismo -conclude Bocca- ha capacità incredibili di recupero e di adattamento all’evoluzione dei mercati. Mettiamolo in condizione di dimostrare questo suo spiccatissimo estro economico”.

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