Immagine di sfondo della pagina Federviaggio, Corti: “ La ripresa si è arenata nell’estate”. Schizofrenia negli acquisti, penalizzazione dei fatturati e della redditività
03 settembre 2010

“Quello che avrebbe dovuto essere l\'anno della ripresa - dopo il drammatico 2009, colpito duramente dalla crisi economica globale - si è arenato, purtroppo, sulla stagione principale: l\'estate”. E’ questo il secco giudizio di Alberto Corti, direttore Federviaggio, sulla stagione delle vacanze che si sta concludendo. “ Dopo un inverno 2009-2010 che aveva dato interessanti segnali di ritorno alla spesa per i viaggi (e, soprattutto, per i viaggi organizzati), passata la Pasqua, la domanda di servizi turistici da parte degli italiani ha palesato - da subito - tutta la sua debolezza. Una tendenza che - sia a causa del ritardo della ripresa economica nel nostro Paese, che di una primavera decisamente avara di sole e di bel tempo - non si è minimamente invertita ed, anzi, ha manifestato segnali di ’schizofrenia degli acquisti’ che hanno aggiunto ulteriore confusione alla crisi. Mai come quest\'anno, infatti, abbiamo assistito a comportamenti ed approcci all’acquisto del tutto incomprensibili: momenti di assoluta paralisi delle prenotazioni seguiti da giorni di congestionamento delle prenotazioni, per poi tornare alla calma assoluta e così di seguito. Tutto questo senza che ci fosse un apparente motivo, un perchè.... Se dunque il consuntivo del numero dei viaggiatori rispetto alla scorsa estate è ancora incerto (e, probabilmente, si concluderà con una flessione non così accentuata), assolutamente certo è quello dei fatturati e della redditività: il primo fortemente penalizzato dalle manovre sul prezzo che tutti gli operatori hanno dovuto mettere in atto nel tentativo - spesso privo di risultati - di risvegliare la domanda; il secondo gravato, oltre che dall\'abbattimento del valore medio dei fatturati per partica, anche dall\'incremento dei costi per gestire continui picchi e crolli della domanda, che hanno reso quasi impossibile una pianificazione appropriata delle risorse da impiegare nel processo produttivo”. Alberto Corti si sofferma inoltre su altre dinamiche che hanno caratterizzato la stagione. “Altra caratteristica di quest\'estate è quella di avere dimostrato più che mai quanto le politiche di ‘price management’ degli operatori - tipicamente di quelli del turismo organizzato - siano antiquate e non più applicabili, se non con il rischio di pesanti perdite. Di fronte ad una domanda che continuava ad invertire la propria tendenza, gli operatori hanno - infatti - riproposto la classica ripartizione dei prezzi studiata a tavolino, prima dell\'inizio della stagione: quota per la prenotazione anticipata / quota da catalogo / quota dell\'offerta speciale / quota per la prenotazione last minute. Il risultato che ne è scaturito è stato, spesso, quello di una totale sovrapposizione, con sconti per le prenotazioni anticipate trascinati fino al ‘sottodata partenza’ oppure offerte speciali lanciate con grande anticipo a valori da ‘super last minute’. Tutto questo, in un gran numero di casi, senza sortire effetto alcuno, perchè quest\'anno gli acquisti - tanto quelli anticipati quanto quelli dell\'ultimo minuto - sono stati effettuati in maniera impulsiva e poco ragionata. Se l\'estate 2010 doveva insegnarci qualcosa, in effetti, lo ha fatto: solo aziende dotate di una struttura dinamica e flessibile e soprattutto di sofisticati strumenti di gestione del ‘prezzo dinamico’ - in grado di intercettare, all\'istante, le variazioni della domanda e di intervenire immediatamente sul prezzo dell\'intero portafoglio prodotti - hanno potuto trarre profitto dall\'altalena di ‘stop-and-go’ che ha caratterizzato la domanda ’a singhiozzo’ di quest\'estate”.

Cerca