Immagine di sfondo della pagina Fiavet Confcommercio scrive ai ministri e agli europarlamentari: “Inammissibile l’emendamento europeo, mina il ruolo degli agenti di viaggio”
27 giugno 2025


Fiavet Confcommercio lancia l’allarme sulla proposta di modifica alla regolamentazione europea 261/04, approvata in Commissione TRAN del Parlamento Europeo nell’ambito della revisione della Pax Right Proposal. In una lettera inviata al Ministro del Turismo Daniela Santanché, al Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, al Ministro per gli Affari Europei Tommaso Foti e agli europarlamentari italiani della Commissione Trasporti, l’associazione chiede un intervento urgente contro un emendamento che definisce “iniquo e lesivo della professionalità degli agenti di viaggio”.

Il punto contestato riguarda l’obbligo per gli agenti di viaggio di restituire la commissione percepita per l’intermediazione nel caso in cui il passeggero ottenga il rimborso del biglietto da parte del vettore. Una previsione che, secondo la Federazione, contraddice il principio per cui il compenso del mandatario è dovuto per l’attività svolta, a prescindere dall’esito del contratto di trasporto.

“Ove passasse tale iniqua disposizione – si legge nella lettera – gli agenti di viaggio, dopo aver svolto la loro attività di procurare la biglietteria aerea, sarebbero privati del loro legittimo compenso per fatto altrui: principio, questo, contrario al normale regime di responsabilità personale su cui si basa il nostro ordinamento ed ogni ordinamento democratico moderno”.

“Confido nell’intervento del Governo e dei nostri europarlamentari italiani – dichiara Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet Confcommercio – affinché venga salvaguardata la posizione degli agenti di viaggio, il cui diritto al compenso deriva da un mandato conferito dal cliente all’acquisto di biglietteria, e quindi autonomo e distinto rispetto al contratto di trasporto”.

Fiavet chiede che l’emendamento venga respinto nei successivi passaggi dell’iter legislativo e ribadisce la necessità di una regolamentazione che tuteli sia i diritti dei passeggeri sia la sostenibilità del lavoro degli agenti di viaggio.

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