Fiavet scrive alla Rai per contestare “Alle falde del Kilimangiaro”
Il presidente della Fiavet Nazionale Giusepe Cassarà ha scritto al presidente della Rai Claudio Petruccioli per contestare “ i contenuti della trasmissione stessa e le affermazioni della sua conduttrice, Licia Colò” che ha invitato gli spettatori a usare Internet anziché rivolgersi a un’agenzia di viaggi. Affermazioni che vanno a ledere la professionalità delle agenzie viaggi. “Una simile affermazione (non certo occasionale, ma anzi in qualche modo filo conduttore della trasmissione stessa), per di più fatta da un indiscusso opinion leader del mercato dei viaggi e delle vacanze ad un pubblico particolarmente sensibile- recita la lettera- va letta alla stregua di una vera e propria indicazione commerciale, tendente a privilegiare un canale di vendita e le imprese che vi operano, piuttosto che un altro, quello tradizionale e giuridicamente legittimato, che sono le agenzie di viaggi. Peraltro, non è la prima volta che, in trasmissione, la Colò esprima simili preferenze. A tale riguardo Le ricordo che, a seguito di normative europee, il nostro Paese ha regolamentato, con il Decreto Legislativo 111 del 1995, poi recepito dal Codice del Consumo del 6 dicembre 2005, la produzione e la vendita di viaggi a pacchetto, affidandone la commercializzazione esclusivamente alle agenzie di viaggi. Tale esclusività è motivata dalle cospicue garanzie (professionali, assicurative, fidejussorie, ecc.) che le agenzie devono prestare in favore dei clienti, che vengono ad essere tutelati persino in caso di fallimento ed insolvenza dell’organizzatore o del venditore di pacchetti.Nulla di simile avviene per le vendite via internet, che non a caso sono al centro delle proteste e delle istanze delle Associazioni dei Consumatori”.