Giappone, il fascino di Kanazawa
Il Giappone a Milano. O meglio, la storica città di Kanazawa e il suo affascinante interland. A presentarla i dirigenti del Kanazawa Hakka International Inbound Tourism Council, l’associazione che rappresenta 7 dei principali hotel e resort della città.
E’ stato il suo presidente Shoichi Shoda a fare gli onori di casa esordendo nel suo discorso con “ Kanazawa è la Milano del Giappone, e a me piacerebbe pensare che possa essere la seconda patria per voi milanesi”. In effetti, la bella cittadina, edificata oltre 400 anni fa, che ha mantenuto intatto lo stile architettonico e lo spirito dei samurai per cui era stata costruita, rappresenta un vero e proprio libro di storia a cielo aperto in cui, le tradizioni e lo stile di vita attuali attingono all’importante passato.
Il Presidente ha illustrato le peculiarità di Kanazawa, la prima e più affascinante è che ci si può immergere completamente in vere esperienze di vita giapponese in cui, tradizioni, cultura, ed eventi, riflettono la storia di questa città di samurai. La seconda assolutamente imperdibile è l’altissimo valore della cucina locale, con piatti freschissimi di pesce, crostacei e di carne.
Un caleidoscopio di colori e sapori che, dalla street food, ai ristoranti più raffinati, soddisfa il palato dei veri viaggiatori. La terza ma, non meno importante, è che la città è facilmente raggiungibile da tutto il Giappone: da Tokyo o Kyoto, in poco più di due ore, si raggiunge Kanazawa con il treno ad alta velocità, oppure in aero in circa 1 ora.
Ma, più in particolare come ha sottolineato Makoto Hatta della Kanazawa City Tourism Association, c’è davvero molto da vedere. Dall’affascinante castello con il suo straordinario giardino Kenroku-en, considerato uno dei più belli del Giappone, al mercato popolare di Omi-Cho, ai quartieri degli antichi samurai e di Higashi Chaya uno dei tre della città la cui atmosfera è rimasta pressochè intatta dall’epoca feudale, se ne ha uno spaccato partecipando alla cerimonia del tè che, non è semplicemente servire del tè ma, è un arte che affonda le sue radici nel buddismo zen praticato in Giappone.
Anche il Console Generale del Giappone a Milano, Yuji Amamiya, ha sottolineato come “ La cultura di Kanazawa è intimamente intrinseca dello stile samurai e dei suoi abitanti”.
Il futuro è presente con l’avveniristica stazione ferroviaria e con il Museo Arte Contemporanea del 21° secolo. Il vero fiore all’occhiello però, sono le arti e i mestieri tradizionali, come la tintura su seta Kaga Yuzen, la decorazione con foglie d’oro e gli oggetti laccati. Una ricchezza culturale che l’Unesco, nel 2009, ha designato Karazawa come “Citta creativa” per l’artigianato e le arti popolari. Maggiori informazioni www. Kanazawa-tourism.com