Immagine di sfondo della pagina Gli USA alzano i dazi, i pazienti volano all’estero: il turismo medicale in crescita
16 maggio 2025

Le recenti politiche commerciali statunitensi, in particolare l’introduzione di dazi su prodotti medici importati dalla Cina, stanno incidendo in modo significativo non solo sulla supply chain del settore healthcare, ma anche sulla crescente diffusione del turismo sanitario outbound dagli Stati Uniti. A segnalarlo è GlobalData, società internazionale di analisi e consulenza, che evidenzia come l’aumento dei costi sanitari interni stia spingendo un numero crescente di pazienti americani verso cure all’estero, in paesi come Messico, India, Thailandia e Costa Rica.

Tra i prodotti colpiti dai dazi: siringhe, aghi, guanti chirurgici in gomma e mascherine, materiali essenziali per le pratiche cliniche quotidiane. L’incremento dei costi legato a questi dispositivi ha generato un effetto domino sull’intero sistema sanitario USA, incidendo sulle spese operative delle strutture e, di conseguenza, sul costo delle prestazioni per i pazienti. «Anche se non era l’effetto previsto, l’impatto dei dazi sulle forniture mediche si riflette direttamente sulle spese sostenute dai pazienti, specialmente quelli non assicurati», spiega Alexandra Murdoch, Senior Medical Analyst di GlobalData. «Questo porta molti cittadini a considerare opzioni all’estero per trattamenti più economici».

I numeri danno conto del divario: un’operazione di protesi al ginocchio negli USA può superare i 50.000 dollari, mentre in paesi come l’India o il Messico lo stesso intervento è disponibile tra gli 8.000 e i 12.000 dollari. Una differenza che giustifica l’aumento di flussi verso destinazioni medicali con strutture accreditate a livello internazionale e costi sensibilmente inferiori.

Secondo GlobalData, questa dinamica evidenzia una connessione sempre più forte tra politiche commerciali globali e accesso alle cure. L’aumento delle tariffe su dispositivi sanitari impatta non solo l’economia delle aziende, ma anche quella dei pazienti, generando nuovi comportamenti di consumo nel settore della salute. La tendenza sembra destinata a proseguire, a meno di un cambiamento nella strategia commerciale o sanitaria statunitense. Un tema che apre interrogativi sul futuro dell’accessibilità alle cure negli USA e sulle opportunità per i sistemi sanitari esteri di intercettare un’utenza internazionale in cerca di trattamenti più sostenibili.

Giuseppe Focone

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