Immagine di sfondo della pagina Gran Canaria, crescono gli arrivi
19 ottobre 2021

Dodici mesi di sole con temperatura media annuale di 24°, 2.000 siti archeologici (di cui 11 visitabili), 49 microclimi differenti, più di 60 km di spiagge, siti Unesco, dune di sabbia che si gettano nell’oceano, un’eccellente offerta gastronomica di alto livello. Gran Canaria è anche un importante scalo crocieristico internazionale, il principale dell’arcipelago, con la previsione record di oltre 650 scali già programmati per l’inverno 2021-2022. Se n’è innamorato al primo sguardo Valentin Gonzales, responsabile per il mercato italiano del Patronato de Turismo de Gran Canaria, che incontriamo a Las Palmas de Gran Canaria, la capitale dell’isola avvolta da palme secolari che indicano il punto in cui gli Spagnoli fondarono nel 1478 la prima città delle Canarie.

Il turismo si sta riprendendo a pieno ritmo dopo il rallentamento globale dovuto alla pandemia. Quali sono le previsioni?

Gran Canaria è la seconda isola più visitata dell’arcipelago dopo Tenerife e nei primi nove mesi del 2021 abbiamo registrato un +40% di visitatori rispetto al 2020 e l’auspicio è di tornare ai livelli del 2019 pre-pandemia, quando l’isola aveva registrato circa 2,5 milioni di arrivi nei primi sei mesi. L’Italia è il sesto mercato internazionale con 120.000 arrivi l’anno, dopo i Paesi Scandinavi (1,4 mln di arrivi, solo stagionali, da ottobre ad aprile), Germania (1,1 milioni di arrivi, spalmati in tutto l’anno), Uk, Olanda, Spagna. Stiamo promuovendo i voli diretti operati da luglio da Binter, che nel 2021 ha iniziato ad operare in Francia e Italia, con collegamenti da Torino ogni martedì e sabato e da Venezia il lunedì e mercoledì (da dicembre lunedì e venerdì).

Quali sono le peculiarità di Gran Canaria?

Gran Canaria è un “continente in miniatura”, con 750 chilometri di piste, adatte a tutti con pendenza massima del 15%, e percorsi scelti da neofiti ed atleti di tutto il mondo, che dal 4 all’11 dicembre 2021 si sfideranno nella Gran Canaria Bike Week o nella Transgranaria, un’ultra trail molto seguita che si svolge nei primi mesi dell’anno. Ma Gran Canaria è anche storia, come testimonia la Casa museo di Cristoforo Colombo (dove Valentin ci fa da guida, ndr), nel quartiere storico di Vegueta a Las Palmas de Gran Canaria, che presumibilmente ospitò Cristoforo Colombo durante il suo primo viaggio verso le Americhe, quando fece scalo alle Canarie per far effettuare delle riparazioni alla Pinta. Il complesso è formato dall'integrazione di diversi edifici e, nonostante sia stato oggetto di notevoli restauri, conserva tuttora delle parti originali risalenti al XVI secolo. Dal 1951 obiettivo del museo è lo studio e la diffusione della storia delle Canarie e delle loro relazioni con l'America. Merita una visita approfondita. 

La promozione in Italia dell’isola è affidata da molti anni a Silvia Donatiello, Rappresentante Mercato Italiano, dinamica e profonda conoscitrice del territorio.

Cosa rende unica Gran Canaria?

Nel nome c’è tutta l’essenza di un micro-continente in miniatura che ogni giorno regala anfratti da scoprire. Il nostro obiettivo è far conoscere, con esperienze che spaziano dal trekking al cicloturismo e alle visite culturali e alle degustazioni di rum e caffè artigianali, l’enorme varietà dei paesaggi di Gran Canaria. Non si può dire di averla visitata se non si sale al tramonto lungo i sentieri che portano al Roque Rublo (in italiano Rocca Nuvolosa, camminata di 5 km totali), al centro geografico dell'isola, che s’innalza per 1.813 m slm, utilizzato come luogo di culto dagli aborigeni canari. Poco lontano, al Pico de Las Nieves, il punto più alto dell’isola (1.949 metri), scelto per l’osservazione delle stelle, si innalza il Dedo de Dios (dito di Dio), che domina l’intera vallata. La mancanza di inquinamento luminoso in vaste aree dell’isola ha consentito che Gran Canaria fosse dichiarata Destinazione Turistica Starlight dall’Unesco, meta ogni anno di astronomi da ogni parte del mondo. E il Tempio di Risco Caido e le Montañas Sagradas (Montagne Sacre) di Gran Canaria sono Patrimonio Unesco dal 2019. Il ricordo dei primi abitanti è impresso nelle pietre e nei templi, due dei quali sono giunti praticamente intatti: Roque Bentayga e il misterioso e affascinante Risco Caido, scoperto per caso nel 1996, un insieme di grotte situate sulla riva sinistra del Barranco Hondo, che separa i comuni di Artenara e Gáldar. Queste grotte sono scavate a circa 100 metri sopra il fondo del burrone su una sporgenza dello stesso.

L’hôtellerie di Gran Canaria presenta peculiarità?

Molto caratteristici gli hotel “Emblematico”, nati dal recupero di edifici storici, dall’architettura particolare ed estremamente curati nei dettagli. In particolare Hotel Emblematico Agaldar è situato nell’omonima cittadina di Gáldar, uno dei siti archeologici più rappresentativi delle Isole Canarie, dove si visita la Cueva Pintada (Grotta Dipinta), considerata la "Cappella Sistina" degli antichi aborigeni delle Isole Canarie.

Laura Colognesi

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