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17 marzo 2009

Il Brasile è una delle mete più sfruttate dal turismo sessuale, anche infantile. Intervita realizza un progetto che coinvolge circa 400 persone di 11 comunità e i cui benefici arrivano a coinvolgere un totale di 12mila abitanti. L’obiettivo è di organizzare, e quindi rafforzare, l’autonomia e la capacità delle comunità costiere nel fronteggiare gli effetti negativi del turismo di massa, sviluppando alternative di turismo solidale. I programmi, realizzati in collaborazione con l’organizzazione locale Terramar, prevedono laboratori e corsi di formazione per organizzare servizi turistici nel rispetto dell’ambiente e della cultura locale, offrendo così la possibilità a donne e giovani di gestire piccole pensioni comunitarie, locali pubblici, proporre iniziative folcloristiche senza l’intervento di intermediari stranieri. Membro dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), Intervita lotta contro il turismo sessuale infantile anche in Cambogia e ha lanciato la campagna “Vite invisibili” che prevede, oltre ai progetti di aiuto ai bambini vittime del turismo sessuale nel Sud del Mondo, attività di sensibilizzazione in Italia. In Cambogia Intervita Onlus, in collaborazione con ECPAT Cambogia, lavora per ridurre il fenomeno del turismo sessuale, la tratta e lo sfruttamento dei bambini e per aumentare la consapevolezza del fenomeno per prevenirlo.

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