Immagine di sfondo della pagina Italia, in crescita il turismo outdoor
21 maggio 2021

Il turismo outdoor in Italia si conferma in crescita e si colloca al quarto posto con la particolare tendenza a privilegiare anche l’aspetto culturale. Il dato e numerose tendenze sono emerse nel corso una tavola rotonda virtuale, organizzata da Regiondo Italia dedicata al mondo del turismo outdoor: “Outdoor Roundtable - Trends & Safety. Sfide e opportunità del turismo outdoor in Italia: tavola rotonda con gli esperti del settore", confermando come questo segmento rappresenti una colonna portante della ripartenza in risposta all’attuale bisogno dei viaggiatori di vivere esperienze e avventure all’aria aperta.

L'Europa e il Nord America rappresentano il bacino principale di provenienza degli adventure traveler, ma è anche uno dei più attivi per presenza di t.o. specializzati nelle nicchie di mercato.Il turista che cerca l’avventura, a livello europeo, è medio-alto spendente, con un buon livello di istruzione. Le generazioni Y e Z si orientano maggiormente a questo tipo di turismo, inoltre si prevede una crescita nella fascia di età 30-40 anni e sotto i 30 per l’hard adventure travel.

Il Panel si è articolato su tre punti salienti, delineati dagli esperti del settore : Sharewood - Marketplace outdoor per il noleggio di attrezzatura sportiva e la prenotazione di esperienze e viaggi natura e avventura in Italia e nel Mondo, Xeniapro - Consulenti del digital marketing turistico e Mmove - Scuola di alpinismo e società di guide alpine per vacanze attive & outdoor.

L’outdoor e l'adventure travel si pone tra i primi travel trend del 2021 confermando la richiesta di vacanze attive. “L’adventure travel si declina su tre fronti -commenta Giulia Trombin, co-founder e coo Sharewood - l'attività fisica, immersione nella natura e nella cultura locale in connessione con gli usi e costumi della destinazione. Il mercato di riferimento è molto vasto e in costante crescita: il 19% degli europei sceglie queste vacanze, pari a 140 milioni. Ammonta a 1.626,7 b di dollari il valore dell’adventure travel market globale stimato nel 2026″.

Per quanto riguarda il mercato Italia si conferma il dato che vede un'accelerazione della scelta verso la vacanza attiva, proprio a seguito della situazione pandemica. Nel 2020 il 49% degli italiani ha scelto vacanze open air. Si stima che nel 2021 gli italiani che sceglieranno questo tipo di vacanze avranno una crescita del 26,2%”- conlcude Trombin.

Il secondo trend individuato è il turismo di prossimità. Le persone cercheranno sempre più destinazioni lontane dalla folla e rivitalizzando destinazioni meno conosciute.. Tra i nuovi trend analizzati emerge l’undertourism. Tra gli effetti della pandemia spicca quello di “rivedere nuove priorità per dar vita a un nuovo modo di viaggiare – spiega ancora Trombin. Le persone cercheranno destinazioni lontano dalla folla”.

Tra la parole chiave del momento c’è sostenibilità. Il 38% degli italiani dice di essere appassionato al tema della sostenibilità. Il 15% sceglie vacanze sostenibili. Lo stato di incertezza che vige in questo momento alimenterà le prenotazioni last minute. La booking window è cambiata, “i tempi sono compressi, con le richieste a pochi giorni prima dell’erogazione del servizio”. Però c’è anche da considerare che, invece, è aumentato il “tempo necessario da dedicare al cliente e una ricerca di una consulenza più attenta”.

 

Il 2021 sarà l'anno ideale per intercettare i flussi provenienti dagli Stati confinanti all'Italia -spiega Davide Valin, consulente marketing turistico Xeniapro- i vaccini daranno un senso di maggior stabilità consentendo un prolungamento della stagione. Gli Stati del Nord Europa saranno i più propensi a viaggiare.Prevediamo un'impennata delle prenotazioni online e pertanto sarà privilegiato chi “comunicherà meglio e ha una struttura digital ben avviata. Ovviamente anche l'igiene e la sicurezza saranno fattori determinanti nella scelta di una località o struttura. Il soft adventure travel ovvero la pratica di avventura relativamente sicura, non richiede preparazione tecnica o esperienza pregressa, resta la forma più scelta di turismo outdoor, basti pensare al birdwatching o al trekking in collina. Gli operatori devono puntare sul valore aggiunto e sui i servizi ancillari. Sul fronte dell'hard adventure travel che prevede avventure più adrenaliniche, che necessitano di competenze tecniche e una propensione maggiore al rischio si rivela utile far leva su sicurezza, equipaggiamento, riconoscimenti, alta professionalità” conclude Valin.

L'Europa e il Nord America rappresentano il bacino principale di provenienza degli adventure traveler, ma è anche “uno dei più attivi per presenza di t.o. specializzati nelle nicchie di mercato”. I Paesi europei che trainano la domanda del turismo avventura sono Gran Bretagna, Germania, Francia, seguono Italia, Spagna, Paesi Bassi. La Gran Bretagna è il maggiore mercato in Europa, pari al 19% dei turisti avventura di tutto il mondo. Tra i turisti britannici il 40% opta per le vacanze attive. Il secondo per importanza è la Germania, rappresenta il 12% dei turisti avventura. L’Italia si conferma in crescita e si colloca al quarto posto e tende a privilegiare l’aspetto culturale.  Il turista avventura a livello europeo è “medio-alto spendente, con un buon livello di istruzione – specifica Valin -. Le generazioni Y e Z si orientano maggiormente a questo tipo di turismo.Si prevede una crescita nella fascia di età 30-40 anni e sotto i 30 per l’hard adventure travel”.

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