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21 novembre 2013

La rilevazione periodica di Trademark Italia evidenzia da un lato un aumento dell’indice di occupazione camere degli alberghi italiani e dall’altro un prezzo medio camera (Average Daily Rate), che per la categoria upscale (4 stelle) si attesta a 117,24 Euro. Il dato è praticamente identico (117,34 euro) a quello del 2012.

La rilevazione periodica di Trademark Italia evidenzia da un lato un aumento dell’indice di occupazione camere degli alberghi italiani e dall’altro un prezzo medio camera (Average Daily Rate), che per la categoria upscale (4 stelle) si attesta a 117,24 Euro. Il dato è praticamente identico (117,34 euro) a quello del 2012. Accertato che nel 2011 il prezzo medio camera si collocava sui 112 euro su base nazionale, si potrebbe parlare sia di continuità-stabilità per il Paese ma anche di performance eccezionali per le città d’arte e d’affari in termini di occupazione camere. Firenze sfiora l’87%, Roma supera l’80% Venezia, Milano e Genova ottengono il 77%.

Ottobre è un mese nel quale storicamente si concentra il maggior numero di eventi, manifestazioni, fiere, congressi e workshops; secondo i dati raccolti da Italian Hotel Monitor l’andamento generale risulta positivo con qualche segno negativo per città come Verona (-4,1 punti dell’indice di occupazione camere e un -4,9 di prezzo medio giornaliero). Non va bene nemmeno per Bari - 2,3 di R.O e 2,5 di ADR. In calo rispetto a ottobre 2012 anche Bolzano, Modena Rimini, Pescara, Palermo e Cagliari, ma complessivamente per la maggioranza degli alberghi delle 45 città monitorate dall’Italian Hotel Monitor il mese è andato meglio del previsto.

Sul gradino più alto della classifica di ottobre si colloca Firenze, città leader di mercato in crescita progressiva, nella quale una quarantina di hotel superano il 90% di occupazione camere. A Milano il prezzo medio scende da 139 euro del 2012 a 133 euro di ottobre 2013 (-5,9 punti).

Va sottolineato che gli alberghi delle città d’affari sono spesso ostaggi delle Online Travel Agency (OTA) dalle quali ottengono rassicuranti quantità di prenotazioni ma anche prezzi più bassi, con commissioni che spesso mettono in pericolo la remuneratività. Le città turistiche risentono meno del carico delle commissioni delle OTA. In un mese come questo vince chi ospita clienti indipendenti negando alle OTA grandi disponibilità di camere. Dal Monitor emerge anche che gli albergatori individuali e le catene che tentano strade di marketing alternative, nonostante i rapporti conflittuali con l’intermediazione, stanno diminuendo.

In ottobre 2013 gli hotel a 3 stelle (midscale) ottengono mediamente un’occupazione camere del 63,6% e un prezzo medio Iva e breakfast compresi di 67,37 euro. Il panel di IHM prevede un andamento negativo per il mese di novembre 2013 rispetto allo stesso mese del 2012.

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