L'avanzata delle Filippine: + 9,36% dall'Italia
Numeri in crescita per le Filippine come dimostrano gli ultimi dati del mercato italiano che indicano una crescita del 9,36% contro un +4% del resto d’Europa per un totale di 33.737 arrivi dall’Italia con un soggiorno medio di 2 settimane.
“Siamo molto soddisfatti di questo andamento” ha dichiarato Glen Agustin, Market Development Officer dell’ufficio del Turismo filippino durante unw workshop a Roma “dal 2008 i turisti italiani sono raddoppiati e questo è stato il frutto di un lavoro che abbiamo fatto negli ultimi 5 anni e che continueremo a fare”. Eventi, training per gli operatori del settore, serate promozionali sia leisure che diving, campagne pubblicitarie e di co-marketing in collaborazione con i tour operator partner, tra i quali Mappamondo, Go World, World Explorer, Alidays, Viaggi Idea. Da ottobre a dicembre dello scorso anno, inoltre, è stata lanciata una campagna sia on line che off line e tv.
L’obiettivo per il 2020 è di arrivare a 8 milioni di turisti. I primi due mercati si confermano quello coreano e cinese con, rispettivamente, 1 milione e 780 mila arrivi e 1 milione e 620 mila arrivi l’anno. Nelle Filippine si arriva via Hong Kong, Dubai, Singapore, Istanbul, Doha, Muscat, Seul Beijing o Shanghai e Seul su più aeroporti sparsi per il territorio, Manila, Cebu, Davao e Clark. È possibile arrivare, dunque, in qualunque parte delle Filippine anche con un solo stop. Dall’Italia il più comodo rimane Hong Kong.
Philippine Airlines guarda però con molto interesse al nostro paese che rappresenta la seconda destinazione etnica in Europa dopo Londra. Le mete preferite dagli italiani sono Boracai, El Nido, Palawan, Bohol. Il settore trainante è quello dei viaggi di nozze in combinata col Giappone. Tanto mare dunque per quello che è considerato un vero paradiso del diving. Siargao nel 2019 è stata eletta da Traveller l’isola più bella del mondo. Le Filippine hanno sposato ormai da tempo la causa della sostenibilità, l’esempio più recente è Boracay che, considerata una volta la Ibiza dell’estremo oriente, è stata chiusa per 6 mesi e inserita in un progetto pilota volto alla riqualificazione ambientale.
Ora è diventata un esempio di best practies per altre aree del paese, per un turismo rispettoso dell’ambiente. Per El Nido, altra località di punta della destinazione, si è scelta la strada dell’alta qualità con grandi margini su piccoli numeri. Nell’ampio arcipelago sono presenti solamente tre alberghi di proprietà di Ayala Group per un numero limitato di camere. È possibile accedervi giornalmente al contrario di Boracay dove è necessaria la prenotazione alberghiera. Le filippine non sono solo mare.
Si può fare trekking sul vulcano Mayon o nelle Terrazze di riso a Banaue, patrimonio Unesco. Si possono ammirare le formazioni rocciose di Biri island nel Northern Samar, o fare rafting nel fiume Cagayan de Oro, surf a Siargao, attraversare lo spettacolare fiume sotterraneo Puerto Princesa, anche questo patrimonio dell’Unesco.
Laura Lo Turco