L’hotel del futuro è già qui: intelligenza artificiale, robot e avatar rivoluzionano l’accoglienza
Virtual concierge, robot e algoritmi per l’assegnazione camere: l’AI conquista l’hotellerie. Il caso ApuliaRè e i trend globali.
“Il vantaggio di un hotel è quello di essere un ottimo rifugio dalla vita domestica”: mai banali le parole dello storico scrittore e critico musicale George Bernard Shaw che, in vista del periodo caldo e intenso delle vacanze estive, assumono ancora più importanza.
Restando in ottica hôtellerie, c’è un altro fattore che, insieme alla voglia di spensieratezza e relax da parte dei turisti di tutte le età, si sta prendendo la scena. Si tratta della tecnologia e, nello specifico, dell’intelligenza artificiale. Conferme in merito giungono da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per conto di QuestIT, tech company appartenente al gruppo Vection Technologies. A questo proposito, spunti interessanti sul tema arrivano dal mondo dei mercati e, nel dettaglio, da InsightAce Analytic: a livello globale, la business unit dell’AI applicata al mondo del turismo e della cosiddetta hospitality registrerà una crescita senza precedenti in vista dei prossimi anni. Infatti, dopo aver sfiorato i 3 miliardi di euro di ricavi nel 2024, l’asset prevede di raggiungere quota 36 miliardi entro i prossimi 9 anni (+1100%) con un CAGR del 29% nel periodo preso in analisi. All’interno di questo scenario in grande evoluzione emerge un aspetto interessante: gli utenti finali che stanno utilizzando e che utilizzeranno maggiormente la tecnologia del momento sono i resort e gli hotel. Arrivati a questo punto: in che modo l’AI può essere applicata a supporto degli addetti ai lavori e degli ospiti presenti all’interno di una determinata struttura? Una prima soluzione viene fornita in maniera precisa e dettagliata da Hospitality Today: in maniera più dettagliata si parla di una serie di catene e grandi brand del settore che, al fine di automatizzare il tortuoso processo di assegnazione delle camere d'albergo, stanno utilizzando algoritmi di ultima generazione capaci di assegnare fino a 1,2 milioni di camere in lassi di tempo relativamente brevi. In questo modo, non solo gli utenti risultano più soddisfatti, ma vengono risparmiate energie e ore di lavoro ai dipendenti che possono concentrarsi su altre mansioni.
Il caso dell'Hotel ApuliaRè
Un ulteriore esempio virtuoso arriva dall’Italia e, nello specifico, dalla Puglia dove l’Hotel ApuliaRè ha messo a terra, grazie al coinvolgimento della tech company QuestIT specializzata nella realizzazione di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale, un “virtual concierge”, ovvero un avatar conversazionale, denominato Regina, a disposizione 24/7 grazie al quale viene offerta ai visitatori un’esperienza da ricordare. Indicazioni più precise in merito al funzionamento dell’innovazione vengono offerte da Ernesto Di Iorio, Ceo di QuestIT by Vection Technologies: “In quanto realtà di spicco del settore, siamo chiamati ad offrire ogni anno nuove e brillanti soluzioni a supporto di associazioni, aziende, istituti e, in questo caso specifico, hotel del territorio. Il mondo del turismo, come già specificato dalle ricerche sopra argomentate, sarà uno dei settori più «influenzati» dall’utilizzo dell’artificial intelligence e, proprio per questo, sta a noi professionisti del settore aiutare le principali industrie italiane e, perché no, europee a rimanere al passo con i tempi. Nel caso dell’Hotel ApuliaRè, abbiamo realizzato un assistente virtuale di ultima generazione capace di comunicare in più lingue e supportare il turista a 360° sia all’interno della struttura ricettiva sia all’esterno, fornendo consigli e suggerimenti specifici, ad esempio sui migliori ristoranti, sulle esperienze da vivere e sulle località da non perdere, per vivere nel miglior modo possibile la propria vacanza a Bari e in Puglia e apprezzare così ogni momento. Regina, in questo caso specifico, accoglie i turisti all’interno di un totem situato all’ingresso dell’albergo e, dopo aver assegnato in maniera immediata e naturale le camere, può essere scaricato sul proprio dispositivo mobile per averlo sempre con sé”.
Indicazioni aggiuntive sul medesimo argomento vengono offerte da Vincenzo di Pinto, ex coach internazionale di volley in serie A1 e oggi albergatore oltre che proprietario dell’Hotel ApuliaRè noto proprio per l’applicazione del virtual concierge strutturato da QuestIT: “La trasformazione del turismo, così come delle principali business unit globali, è sotto gli occhi di tutti. Sembra che in Italia, più che all’estero, ci sia ancora un po' di paura nell’utilizzare l’artificial intelligence. Il mio consiglio, in qualità di imprenditore, è quello di mettersi in gioco, sfidando anche sé stessi e le proprie certezze e abbandonando il tanto amato porto sicuro per abbracciare il futuro, anzi il presente. Robot, piattaforme, assistenti virtuali garantiscono e garantiranno efficienza e precisione a supporto di impiegati e lavoratori che potranno quindi concentrare attenzioni e sforzi su attività molto più urgenti, gestire il tempo a disposizione e trovare un miglior equilibrio tra la sfera professionale e quella lavorativa. Sono sicuro che il nostro gemello virtuale Regina sarà molto apprezzato dai nostri ospiti”.
I robot entrano in hotel
Dagli avatar si passa ai robot. Infatti, stando ad ulteriori ricerche, i cosiddetti “AI robot” saranno, insieme ai gemelli virtuali, i veri e propri tratti distintivi del mondo del turismo e dell’hotellerie nel corso delle prossime annate. Anzi già da adesso. A questo proposito, risalta e non poso il recente approfondimento a cura della testata spagnola El Paìs, secondo cui i cosiddetti “assistance robot” accolgono i nuovi arrivati e offrono assistenza agli ospiti sia in fase di check-in sia di check-out. Ma non solo, alcune catene d’alberghi si affidano persino a robot capaci di effettuare le pulizie in maniera 100% autonoma, rilevando, grazie a scanner di ultima generazione, il livello di sporco all’interno delle singole stanze o appartamenti.
Sulla stessa lunghezza d’onda si conferma anche un’altra fonte autorevole, vale a dire la Swiss Hotel Management School che descrive, anzi propone dei robot utilizzati, per lo più, in ottica delivery. Nel dettaglio, le innovazioni portano nelle camere e agli ospiti in questione ciò che viene ordinato in lassi di tempo relativamente brevi e in tutta sicurezza.
La gestione delle tariffe passa per l'AI
Per ultima, ma non meno importante, Medium si prende la scena con un punto di vista aggiuntivo: gli albergatori possono sfruttare l’intelligenza artificiale per cambiare il proprio tariffario o i prezzi dei servizi e delle camere a seconda delle necessità della clientela e le spese programmate durante un determinato periodo storico. Come si sviluppa il processo? Sistemi e piattaforme avveniristiche analizzano day by day il ritmo delle prenotazioni, le tariffe della concorrenza, le previsioni meteo, il sentiment sui social e persino le attività di ricerca locale di hotel e voli. In seguito viene raccolta una mole incredibile di dati e, come ultimo step, i prezzi vengono modificati al fine di massimizzare l’occupazione dell’albergo.