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19 maggio 2021

Dieci parchi naturali, 323 aree protette. Circa 1.168 km di sentieri portano alla scoperta dell’Ungheria rurale, il sentiero azzurro. Oltre 1.400 km di percorsi sono invece i sentieri dell’Oltredanubio e quello della Grande Pianura, scelti da oltre 26mila viaggiatori nel 2020. E ancora, ‘la Terre delle acque’, le attività in acqua per scoprire questa terra da un punto di vista differente. La ricca lista di siti patrimonio UNESCO, il turismo termale e di benessere, i segreti della campagna, l’ampia scelta di attività sportive e open air, la gastronomia e la cultura dei vini. Tantissimi sono i motivi per visitare l’Ungheria outdoor. Non tutti sanno, infatti, che è possibile per esempio praticare i più svariati sport all’aperto: canoa, trabant rally, soft rafting, tour in bicicletta, hiking e tour nelle grotte.

Si possono fare immersioni nei sotterranei di Budapest; scalare percorsi di Via Ferrata in quattro zone del Paese, non da ultimo esistono 3.700 grotte accessibili. Esperienze uniche sono poi le passeggiate a cavallo e il birdwatching. In inverno, si può anche sciare e avventurarsi nei parchi. Fuori Budapest si può dormire in affascinanti castelli, strutture termali, boutique hotel e caratteristiche strutture sui laghi. A prenotare ci pensa lo staff giovane e preparato di OTP Travel (otptraveldmc.hu), specializzato in programmi naturalistici e culturali che permettono di ammirare il meglio di ogni regione. Nel 2020 sono state rinnovate e sono pronte per accogliere i turisti oltre 50 strutture ricettive e per il soggiorno si può scegliere tra baite di montagna, glamping, centri turistici montani ed eco-friendly. In tutto il Paese esistono inoltre 19 linee ferroviarie a scartamento ridotto che attraversano affascinanti foreste. 

Durante la bella stagione, tra i percorsi in bici, merita una segnalazione il Tour dell’Ansa del Danubio che fa tappa a Szentendre e Visegrad, per un totale di 46 chilometri. Durante si visita Visegrad ricca di attrazioni naturalistiche e storiche. Ci si sposta su tre altezze: la strada principale, la torre Salomone e il Castello in alto, sulla collina, dove la vista sul Danubio è indimenticabile. A Szentendre si visita l’incantevole villaggio barocco di artisti situato nell’ansa del Danubio. Dopo aver visitato musei, gallerie e monumenti, ci si dedica allo shopping di artigianato locale. È lungo 33 chilometri il tour in bici da Budapest che porta intorno al Lago di Velence, il terzo lago più grande dell’Ungheria. Ricoperto per un terzo della superficie di canne, è anche uno dei laghi più caldi (la temperatura fino a 28°C) d’Europa per l’esposizione al sole e le sue acque poco profonde che non superano i 1,5 metri. Sono invece 40 chilometri quelli del tour in bici che dalla capitale porta sulle orme di Sisi, a Godollo e nel parco equestre Lazar.

Non mancano tour di più giorni al Lago Balaton. E ancora, programmi per vacanze a piedi di una settimana con la possibilità di esplorare l’ansa del Danubio. Ad organizzare questi tour in bici nei minimi dettagli ci pensa Aktiv Tour (www.aktivtours.hu), agenzia fondato nel 1990, dedicata al mercato leisure & Mice e ai viaggi individuali. Grande è la scelta di programmi organizzati da personale professionale con grande conoscenza del mercato internazionale, una squadra multilingue che parla ungherese, inglese, tedesco, francese, spagnolo e italiano. Propone offerte su misura e servizi personalizzati per soddisfare ogni esigenza. Per il segmento leisure, in particolare, pianificano itinerari a Budapest con guida parlante italiano, i tour sono tematici: gastronomico, culturale, storico.

Per l’incentive, propongono programmi di team building, riunioni e conferenze, serate di gala, gestendo il servizio di trasferimento Vip e occupandosi della questione logistica completa. Non mancano proposte per le scuole e in generale la capacità di essere proattivi e flessibili, dando assistenza full time grazie al rappresentante in loco. 

 "Oggi quando si pensa ad Ungheria si pensa solamente a Budapest", ha spiegato Máté Terjék,  Regional Head of Business Development - Italy. "Ma questo solo perchè al momento l’Ungheria è una destinazione turistica ancora in parte sconosciuta al mercato italiano, soprattutto dal punto di vista del turismo attivo. Prima dobbiamo creare “awareness” e in secondo luogo incrementare la formazione degli operatori Italiani sui prodotti di turismo attivo che esistono in Ungheria", ha aggiunto. Spiegando come, "quello del turismo attivo è un fenomeno in continua crescita nel nostro paese, che ora dopo la pandemia assumerà una importanza maggiore. A testimonianza di ciò ci sono i molteplici progetti di rinnovazione e ristrutturazione delle infrastrutture ricettive, delle spiagge presso il lago Balaton, delle diverse piste ciclabili presenti sul territorio ed anche dei diversi sentieri di hiking in tutto il paese".

 

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