La politica della Spagna contro la crisi :infrastrutture, piani di marketing, progetti Senior e Privilege per la destagionalizzazione
Secondo lo Iet, l’Istituto spagnolo di studi turistici, nonostante la crisi nel 2008 sono entrati in Spagna ben 57,4 milioni di turisti, con un calo di appena il 2,6% rispetto al 2007 “anno peraltro fortunato e di grande successo per il turismo”. Per quanto riguarda il mercato italiano nel 2008 c’è stato un calo di arrivi, precisamente del 5,8% rispetto all’anno precedente.E l’Italia ha comunque confermato il suo quarto posto negli arrivi nel Paese iberico, dopo Regno Unito, Germania e Francia. Chiaro il messaggio del direttore dell’Ente, Milano, Carlos Hernández García. “In questo momento di crisi generale- avverte - dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi con la collaborazione di tutti gli agenti: governo, regioni autonome, amministrazioni locali e aziende private. Per quanto riguarda l’offerta, il governo ha varato il Piano Renove che prevede la riqualificazione delle infrastrutture turistiche e si basa sui principi di sostenibilità, efficienza energetica, qualità e responsabilità. Inoltre, sono state previsti dei fondi (300 milioni di euro) per il rinnovo della rete ferroviaria e misure ambientali.Per quanto riguarda la domanda continueremo la nostra politica di promozione nei mercati ormai consolidati e cercheremo di incrementare la domanda in quelli emergenti.Tra i progetti varati dal Governo il Turismo Senior, che prevede pacchetti turistici di lunga permanenza durante la bassa stagione per i pensionati , e il progetto Privilege, ovvero prodotti specializzati per clientela con alto potere d’acquisto in grado di fare tendenza destagionalizzando. Sul mercato italiano continueremo a promuovere il prodotto balneare ma cercando la diversificazione,e abbinando prodotti complementari come la cultura, lo sport, la natura. Un altro prodotto prioritario continuerà ad essere il prodotto congressuale”.