La Regional Air Mobility al centro della strategia ENAC per il trasporto aereo italiano
Presentata a Confindustria una nuova visione per connettere aeroporti minori, sostenere lo sviluppo territoriale e favorire la delocalizzazione turistica
Durante l’incontro del Gruppo Tecnico Logistica e Trasporti di Confindustria, presieduto da Leopoldo Destro, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha illustrato una nuova strategia per il trasporto aereo nazionale, puntando sulla Regional Air Mobility (RAM) come elemento centrale di un sistema integrato e capillare. All’incontro hanno partecipato il Presidente ENAC Pierluigi Di Palma, Marco Trombetti, amministratore unico di Enac Servizi, e la dottoressa Tiziana Bufacchi di Avioitaliana.
La RAM propone un modello di mobilità aerea innovativo e flessibile su corto raggio, in grado di connettere aeroporti minori con il resto del territorio grazie a nuove tecnologie e aeromobili di ultima generazione, assicurando l’integrazione con altri sistemi di trasporto. L’obiettivo è quello di costruire una rete efficiente e sostenibile, capace di rispondere in modo puntuale alle esigenze delle comunità locali e di contribuire allo sviluppo economico e turistico dei territori meno serviti. Nel corso dell’incontro, Di Palma ha illustrato anche le recenti modifiche al regolamento ENAC per l’“Affidamento degli aeroporti demaniali minori”, che prevedono ora la possibilità di effettuare voli commerciali di linea su differenti city-pair, ampliando di fatto il raggio d’azione degli aeroporti regionali.
Un esempio già operativo è l’aeroporto di Roma Urbe, considerato hub di riferimento per la RAM. Da qui partono voli commerciali verso otto scali regionali, è attivo un collegamento intermodale elicottero-aereo con Fiumicino ed è stata realizzata anche una pista ciclabile che rafforza il concetto di trasporto integrato. Un modello facilmente replicabile che testimonia l’efficacia del progetto in termini di sostenibilità e accessibilità. L’iniziativa si inserisce in una visione più ampia di mobilità intelligente, con l’obiettivo di ridurre la pressione sugli hub principali, incentivare la delocalizzazione turistica e sostenere il tessuto economico dei territori attraverso infrastrutture leggere, flessibili e interconnesse.