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16 giugno 2022

Punta sulla diversificazione l’incoming della Repubblica Dominicana, fra strutture alberghiere d’eccellenza e tour sempre più personalizzati, che ha presentato le eccellenze del turismo alla 22esima Dominican Annual Tourism Exchange (DATE) a Punta Cana, con oltre 160 fornitori e acquirenti provenienti da 20 Paesi, promosso dall'Associazione degli Hotel e del Turismo della Repubblica Dominicana (ASONAHORES).

Siamo andati alla scoperta delle ultime novità.

Non poteva che avere sede nella città coloniale di Santo Domingo “Colonial Tours”, tour operator da 30 anni specializzato nell’incoming sotto la guida dell’italiana Maria Grazia Battaglia. “Da 30 anni portiamo i viaggiatori alla scoperta della storia coloniale e della cultura di Santo Domingo, dell’autenticità di una città ricca di magia e fascino dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità nel 1990, con itinerari originali per piccoli gruppi, a contatto con i locali. Ci piace la creatività: nel tour “Soy Dominicano”, di circa 2 – 3 ore, si visitano i primi ‘colmado’, i locali frequentati dai residenti, per vivere la loro quotidianità. Il colmado è un punto di riferimento fondamentale per i dominicani: si trovano generi alimentari, ghiaccio, bottiglioni di acqua (quella del rubinetto non è potabile), succhi, refrescos (cola e sode varie dai colori e gusti spesso improbabili), detersivi, tarjeta (ricarica) per il cellulare, sigarette. Ma al colmado si va anche per bere una fria (birra) o un superalcolico (il classico ron oppure il uiki, come lo chiamano qui, venduti in bottiglie dalla mignon alla magnum, passando per la diffusissima fiaschetta) magari in compagnia, seduti sulle sedie di plastica dentro o fuori. Proponiamo anche un tour musicale, alla scoperta dei piccoli locali dove suonano musica dal vivo e altri tour monotematici, su tabacco, ron e altro. Come strutture ricettive proponiamo la Casas del XVI, lussuosa collezione di dimore coloniali affiliata a Small Luxury Hotels of The World nel cuore della capitale, in cui eleganza e lusso si fondono con l’atmosfera rilassata e informale tipica dei Caraibi e dove si vive un’altra Santo Domingo, più raffinata e attenta ai dettagli architettonici”.

Si protende dalla costa nord-orientale della Repubblica Dominicana fino all’Oceano ed è la provincia più selvaggia e autentica. La penisola di Samaná, un tempo rifugio di pirati che si nascondevano nella rigogliosa natura di foreste di palme, spiagge isolate e grotte nascoste mentre le truppe europee e haitiane si contendevano la baia protetta dalle acque profonde, è oggi luogo d’incontro di oltre 1.500 megattere che visitano la Baia omonima ogni anno. “La destinazione punta sulla sostenibilità e sulla straordinaria ricchezza dei paesaggi. Stiamo lavorando con numeri in crescita più che prima della pandemia, con l’occupazione degli hotel già all’80%” racconta Fanny Jones, Direttore Esecutivo Cluster Turistico de Samanà, organizzazione apolitica e senza scopo di lucro, supportata da un piano strategico per la promozione dello sviluppo sostenibile. Nel territorio sono molti gli eco-resort che offrono lezioni di yoga e altre attività per il benessere. Qui puntiamo sull’ecoturismo con escursioni giornaliere nel Parco Nazionale Los Haitises, nella piccola isola di Cayo Levantado (conosciuta nel mondo con il nome di “Isola Bacardi” per via di una pubblicità della famosa azienda di liquori girata qui nel 1970), alle vicine isole coralline disseminate di mangrovie, distese di praterie sottomarine e coralli, tartarughe marine e percorsi in canoa o a cavallo per raggiungere la cascata de El Limon, un avventuroso viaggio di 2,5 km attraverso una fitta foresta, a cavallo o a piedi, su lussureggianti terreni collinari”. www.gosamana.com

“La Repubblica Dominicana ha reagito molto bene alla pandemia e siamo soddisfatti della ripresa – traccia un bilancio Ettore Colussi, fondatore e Presidente della catena alberghiera Viva Wyndham Hotels, nello stand con Amanda Santana, Executive Vice President of Sales & Marketing. “Con sei hotel in Repubblica Dominicana, constatiamo che l’occupazione è molto buona nel Nord Est (in particolar modo al Dominicus Beach a Bayahibe (che abbiamo potenziato durante i mesi di chiusura forzata), in formula all-inclusive che si rivela la più vincente con l’animazione di assoluta qualità ma anche nel Nord si sta riprendendo. Il nostro mercato di riferimento è quello tedesco, seguito da quello canadese. Ma non tutto il male vien per nuocere: la pandemia ha cambiato il turista, che ha più voglia di spendere, di scoprire e soprattutto cerca la vacanza attiva. Anche gli italiani prenotano circa due o tre escursioni giornaliere a settimana, fra cui la più richiesta: l’isola di Saona, nel Parco nazionale dell'Est e conosciuta per le mangrovie, le barriere coralline e le spiagge orlate di palme come Palmilla Beach, ma anche immersioni e la città coloniale di Santo Domingo” conclude il top manager da 40 anni residente in Repubblica Dominicana.

“Tre hotel di charme e raffinati (Gran Ventana Beach Resort con 506 camere, suite e attici, Casa Colonial Beach & Spa*****L con 51 camere, e VH Atmosphere Adults Only con Golf Course 18-Hole, tutti a Playa Dorada, Puerto Plata), tre prodotti diversi. E’ questa l’essenza di VH Hotels & Resort” specifica subito Roberto Casoni, Executive Vice President e Console Onorario di Puerto Plata, nel nord del Paese. “Chi viene a Puerto Plata vuol conoscere la storia. La Isabela, a pochi km da Puerto Plata, è la località fondata da Cristoforo Colombo in onore della regina Isabella di Castiglia durante il secondo viaggio del 1493, dopo la scoperta che il forte di La Navidad, costruito durante il primo viaggio, era stato completamente distrutto dai nativi Taino, per ricercare i metalli preziosi. Da segnalare, a pochi km di distanza, anche Fortaleza San Felipe è una storica fortezza spagnola situata nel nord della Repubblica Dominicana nella provincia di Puerto Plata. È noto anche come El Morro de San Felipe ed è stato utilizzato per proteggere la città di Puerto Plata da pirati e corsari. Come Console Onorario di Puerto Plata mi sto battendo per potenziare i voli e i charter, diretti dall’Italia, che qui nel Nord non arrivano, anche se possiamo contare su due nuovi porti crocieristici. Il nostro mercato di riferimento è il canadese / americano mentre il primo dall’Europa è senza dubbio la Germania”.

Serve il passaporto per entrare a Casa de Campo® Resort & Villas a pochi km da La Romana, un mondo a sé, esclusivo e raffinato sul Mar dei Caraibi, il resort di lusso, pioniere del settore nella Repubblica Dominicana più ricercato e conosciuto in tutto il mondo dagli amanti del golf e dalle celebrità. Inaugurato 50 anni fa come primo resort di lusso della Repubblica Dominicana, riconosciuto oggi come ‘miglior golf resort del mondo’, si estende lungo 2800 ettari, da percorrere a bordo di golf car, e include una riproduzione a grandezza naturale di un villaggio mediterraneo del XVI secolo e un anfiteatro. Nel novembre 2021 Casa de Campo ha annunciato il progetto di costruzione da 90 milioni di dollari, per migliorare le strutture e le opzioni di camera del resort, pronte per la stagione invernale 2022. In vendita o per l’affitto di brevi periodi (il tempo di permanenza media è di una settimana), gli ospiti possono scegliere tra camere lussuose, suite e villette private sulla costa con piscine a sfioro, tutte con vista mozzafiato sul mare cristallino, e ogni comfort di lusso studiato nei dettagli, anche per garantire la privacy. “Fra le novità – racconta Sarah Pelegrin Acenjo, Public Relations Manager - sessantaquattro nuove junior suite e suite presidenziali saranno dotate delle più moderne tecnologie e servizi di lusso, quattro edifici a due piani con vista mozzafiato sul campo da golf, in contemporanea con un nuovissimo centro spa e benessere all'avanguardia godrà di una vista tranquilla sul lago centrale”. Molteplici le attività proposte: otto ristoranti di classe (tra cui il Minitas Beach Club, il Beach Club by Le Cirque con pesce e carne alla griglia, il ristorante La Cana by Il Circo con piatti internazionali, La Casita al Porto turistico con raffinate pietanze della cucina spagnola, La Piazzetta, nei pressi del villaggio mediterraneo di Altos de Chavon, e il ristorante Lago, che offre la prima colazione. A Casa de Campo il viaggio è anche dentro i suoi abitanti. Abbiamo conosciuto l’italiano Sergio Cipolla, da anni residente all’interno della struttura, istruttore marittimo e Comandante dell’Unità Search & Rescue degli Ausiliari Navali Dominicani che nel 2014 ha salvato 14 vite umane al largo di Boca Chica, per cui ha ricevuto il premio di “Eroe dei Caraibi” per aver effettuato il migliore e più importante salvataggio mai effettuato nell’area. 

Laura Colognesi

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