La Toscana che non smette di stupire: ville, giardini, arte contemporanea e luoghi della memoria
Da Fiesole a Firenze, da Siena a Volterra: aperture straordinarie, visite guidate e itinerari inediti per scoprire le novità della regione
C’è una Toscana che continua a sorprendere, anche dove si crede di conoscerla già. Una regione che svela nuovi percorsi e aperture straordinarie, dove storia, arte e natura si intrecciano in esperienze di visita originali, da apprezzare ora ancora di più con la bella stagione.
Un viaggio che tocca Fiesole, Firenze e Siena, per riscoprire con occhi nuovi l’identità più autentica dei territori.
FIESOLE: PAESAGGI PLURALI, UN MOSAICO DI QUARANTA LUOGHI E UN CALENDARIO DI VISITE AI GIARDINI DELLE VILLE
Fiesole si candiderà a Capitale Italiana della Cultura 2028 e nel frattempo è nato “Paesaggi Plurali”: un museo diffuso che riunisce quaranta luoghi tra archeologia, arte, natura, paesaggio e memoria, distribuiti tra il centro storico e il territorio circostante.
Quattro itinerari tematici e altrettanti modi diversi di leggere il paesaggio fiesolano:
Sguardo: un viaggio tra i punti panoramici che hanno ispirato generazioni di viaggiatori, letterati e artisti. Dai belvedere di via Beato Angelico e della via Vecchia Fiesolana, alla Panchina della Regina, storicamente considerata uno dei luoghi più suggestivi da cui osservare Firenze. E poi ancora il panorama dal Convento di San Francesco, le Cento Scale che uniscono visivamente il centro alla collina, il Parco della Rimembranza, il monumento a Bruno Cicognani – scrittore profondamente legato a Fiesole – fino all’Oratorio del Santissimo Crocifisso di Fontelucente, luogo di devozione popolare e sosta contemplativa.
Pensiero: un percorso nei luoghi della conoscenza e della cultura contemporanea, dall’Archivio Pietro Porcinai, custode del lascito di uno dei più importanti paesaggisti italiani del Novecento, alla Fondazione Giovanni Michelucci, centro di ricerca sull’architettura e la società. Si prosegue con la Fondazione e Museo Primo Conti, dedicati all’artista e alla cultura del Novecento, l’Accademia del Caffè Espresso alla scoperta del rito tutto italiano del caffè, le ville storiche come Villa delle Balze – oggi sede universitaria –, i musei diocesani come il Museo Bandini, le istituzioni religiose che da secoli custodiscono cultura e sapere, come il Seminario Vescovile, la Chiesa e il Convento di San Domenico, la Badia Fiesolana – oggi sede dell’Istituto Universitario Europeo – e la Chiesa di Santa Maria Primerana, una delle più antiche della città.
Origine: l’itinerario che porta alle radici etrusche e romane di Fiesole, con il Museo Civico Archeologico, l’Area archeologica e il Teatro Romano, uno dei meglio conservati d’Italia, e luoghi meno noti come la Tomba del Bargellino, datata al IV secolo a.C. Si prosegue con il Palazzo Pretorio, oggi sede del Comune, la Cattedrale di San Romolo, il Convento di San Francesco, le mura etrusche e la Fonte Sottoterra, antica sorgente d’acqua legata alla leggenda della fondazione della città.
Armonia: un percorso di natura e cultura che tocca la cascata di Ontigano, le architetture paesaggistiche di Villa Peyron al Bosco di Fonteluce – con il suo straordinario giardino monumentale –, il Florence War Cemetery, cimitero militare della Seconda guerra mondiale, la Cipressa monumentale di Pian di San Bartolo, le chiese di campagna come San Jacopo al Girone e San Giuseppe Artigiano, il Tabernacolo del Ghirlandaio lungo l'antica via Aretina, la Fattoria di Maiano e la Villa di Maiano, location amata da cineasti e scrittori.
Tra le altre iniziative di Fiesole ci sono poi le “Visite ai Giardini delle Ville Fiesolane”, un’occasione unica per ammirare parchi e giardini solitamente chiusi al pubblico, accompagnati da un architetto paesaggista dell’AIAPP che svela storia e segreti di questi luoghi straordinari, dove l’opera dell’uomo e la natura dialogano da secoli in una perfetta scenografia.
Le visite, si svolgeranno fino a ottobre, ogni giovedì pomeriggio alle ore 16 e tra i luoghi coinvolti: l’Archivio Porcinai, Villa Schifanoia, Villa Peyron, Villa Medici, Villa La Torraccia e molte altre. La prenotazione è obbligatoria telefonando al numero 055.055 il lunedì che precede la visita, dalle ore 9 alle 20. Il costo è di 5 euro per gli adulti, 3 euro per i ragazzi dai 7 ai 18 anni e gratuito per i bambini fino a 6 anni.
SIENA: LE LANTERNE D’ARTISTA DI “ASSISTERE IL BUIO”
A Siena, invece, l’arte pubblica e memoria storica si incontrano con “Assistere il buio”, un progetto curato da Serena Fineschi e promosso dal Rotary Club Siena che coinvolge diciassette artisti contemporanei chiamati a reinterpretare le storiche lanterne in ferro battuto che dal secondo dopoguerra illuminano il centro storico.
Le lanterne, simboli silenziosi della città notturna, diventano oggi opere d’arte permanente che rivelano una nuova geografia della città: un invito a perdersi tra i vicoli, a seguire la luce degli artisti per riscoprire Siena da un punto di vista poetico e intimo.
Tra i protagonisti, artisti di fama internazionale come Elena Bellantoni, Bianco-Valente, Gianni Caravaggio, Flavio Favelli, Maurizio Nannucci, Remo Salvadori, Sissi, Giovanni Termini, Loris Cecchini e molti altri. Le loro opere trasformano le lanterne in vere e proprie “presenze” che illuminano il passato e accompagnano il visitatore in un percorso che è anche una riflessione sulla relazione tra luce e buio, tra memoria e presente.
FIRENZE: IL GIARDINO RITROVATO DI VILLA LA QUIETE, DIMORA DI ANNA MARIA LUISA DE’ MEDICI
Anche Firenze ha il suo gioiello da riscoprire, e si tratta del giardino settecentesco di Villa La Quiete, che ha aperto per la prima volta al pubblico grazie a un restauro filologico finanziato con il PNRR. Situato sulla collina di Castello, il giardino fu voluto da Anna Maria Luisa de’ Medici, ultima discendente della dinastia medicea e artefice del “Patto di Famiglia” che ha garantito alla città il patrimonio dei Medici.
La visita guidata conduce alla scoperta del giardino all’italiana, con i suoi spartimenti mistilinei ricostituiti secondo le fonti storiche, le collezioni di bulbose e piante fiorifere, gli agrumi e i frutti antichi della tradizione toscana. Si potranno ammirare anche la Ragnaia, architettura vegetale un tempo utilizzata per l’uccellagione, e gli interni della villa, con l’appartamento affrescato dell’Elettrice Palatina, la Farmacia seicentesca, la Chiesa della SS. Trinità e una collezione di opere d’arte che comprende capolavori di Botticelli, Ghirlandaio e altri maestri del Rinascimento.
Le visite, della durata di circa un’ora, si svolgono su prenotazione e il calendario è disponibile sul sito dell’Università di Firenze. Il costo del biglietto è di 5 euro.
La riapertura del giardino si inserisce nelle celebrazioni per i 250 anni della Specola, il più antico museo scientifico europeo, recentemente riaperto dopo un importante restauro. Un’occasione per riscoprire la storia scientifica e naturalistica dell’Ateneo fiorentino e per proseguire il viaggio tra le meraviglie meno conosciute della Toscana.
VISITE GUIDATE AL MANICOMIO DI VOLTERRA, IL PIU’ GRANDE D’ITALIA
Spostandosi a Volterra ecco che ritornano le visite guidate al Manicomio, uno dei luoghi simbolo della memoria sociale e sanitaria italiana, aperto ogni domenica, fino a settembre.
Un percorso suggestivo tra viali alberati, fotografie d’epoca e racconti autentici, alla scoperta dell’ex ospedale psichiatrico che ha segnato profondamente la storia della città e di migliaia di vite. Non una semplice visita, ma un’esperienza emotiva e narrativa che intreccia luoghi, storie e silenzi, per raccontare un patrimonio difficile, ma necessario da conoscere e preservare.
Il tour si svolge nella parte bassa del complesso, oggi area ospedaliera pubblica, e consente di osservare dall’esterno i principali padiglioni storici – dal Tebaldi alla “Pagoda”, passando per il cinema-teatro e numerosi altri edifici simbolo di un’epoca. Non è previsto l’accesso all’interno, né alle aree oggi non agibili come il Museo Lombroso o i graffiti di Nannetti (NOF4), ma l’alternanza tra visibile e invisibile dà ancora più forza e profondità al racconto.
Le visite, della durata di circa un’ora e mezza, sono curate da guide professioniste accreditate, formate appositamente per offrire un’esperienza coinvolgente e rispettosa della storia del luogo.