La vitalità culturale della Toscana
Dalle Alpi Apuane alle tecnologie immersive di Vetulonia, passando per rievocazioni storiche, il museo del vino di Chianciano e le aperture straordinarie dell’Opificio delle Pietre Dure.
Esiste una Toscana che si lascia scoprire lontano dai grandi flussi turistici, un mosaico di esperienze dove la cultura si intreccia con la natura, la musica, le tradizioni popolari e l’innovazione. Una Toscana diffusa, come la potremmo definire, che si racconta ora attraverso suggestivi eventi in alta quota, tecnologie immersive per scoprire gli etruschi, progettualità per dare valore alle rievocazioni storiche e alle tradizioni popolari, la creazione di un nuovo museo dedicato al vino o le nuove opportunità che sanno dare poli museali pieni di maestria.
Musica sulle Apuane
Un viaggio lungo e attrattivo, il nostro, che conduce sulle vette aspre e luminose delle Alpi Apuane, dove anche quest’anno ritorna l’appuntamento "Musica sulle Apuane". È un progetto del Club Alpino Italiano – Sezione di Massa “Elso Biagi”, realizzato con il sostegno del Club Alpino Italiano Sede Centrale e in collaborazione con il CAI Gruppo Regionale Toscana. Il festival porta l’arte musicale letteralmente in quota, tra panorami mozzafiato e silenzi ancestrali. I concerti si raggiungono a piedi, lungo sentieri di varia difficoltà, in una dimensione in cui musicisti e spettatori condividono lo stesso cammino e lo stesso paesaggio. Nato sull’eco dell’esperienza trentina de "I Suoni delle Dolomiti" – ideata dal violoncellista Mario Brunello – qui ad unirsi sono artisti da tutta Italia e appassionati di montagna, in un rito laico dove la musica si fa esperienza fisica, collettiva, spirituale. Ogni giornata prevede un’escursione con accompagnatori CAI (o informazioni per raggiungere autonomamente il luogo dell’evento), pranzo al rifugio o al sacco, concerto gratuito nel primo pomeriggio, rientro serale o pernottamento. L’iscrizione alle escursioni è obbligatoria. Il festival promuove l’accessibilità attraverso l’utilizzo delle Joëlette ed è attivo sul fronte della Montagnaterapia, approccio terapeutico-riabilitativo e socioeducativo che valorizza l’esperienza della montagna. Grazie alla collaborazione con i CAI della Toscana e della Liguria, ogni anno sono organizzate molte escursioni con diversi punti di partenza, ma con un’unica destinazione musicale. Il settore "Musica sulle Apuane EDU", nato nel 2015, è dedicato alla divulgazione musicale e all’educazione ambientale nelle scuole, promuovendo il rispetto per la natura e la sensibilità artistica tra i più giovani. Le Alpi Apuane, chiamate un tempo “Monti della Luna”, sono vette uniche nel panorama toscano, famose nel mondo per il marmo ma ancora poco frequentate da un turismo consapevole. In esse si intrecciano geologia e memoria: il canto del vento tra i boschi racconta storie di Liguri Apuani, di cavatori, di partigiani e delle stragi nazi-fasciste. È un paesaggio che custodisce la storia della Linea Gotica e delle lotte operaie, un patrimonio materiale e immateriale di grande valore, che la musica può contribuire a riscoprire.
Otium degli Etuschi al Museo Isidoro Falchi di Vetulonia
Questa stessa sinergia tra radici e innovazione si ritrova nel cuore dell’Etruria toscana. A Vetulonia ecco il Museo Isidoro Falchi che si apre al futuro con la sua prima Progressive Web App: l' Otium degli Etruschi, un viaggio multimediale dentro il mondo degli antichi Rasna, tra archeologia, tecnologia e poesia. Realizzata da Prisma Associazione Culturale con il sostegno del Consiglio Regionale della Toscana – grazie al bando per la Giornata degli Etruschi 2020 – la web app è un invito a perdersi nell’eleganza riflessiva dell’otium, quel tempo “altro” che per gli Etruschi era spazio di bellezza, convivialità, arte e pensiero. La narrazione si snoda attraverso sezioni immersive: si può ascoltare il suono ritrovato degli strumenti musicali etruschi grazie al progetto “La Musica perduta degli Etruschi”, oppure entrare nelle stanze del banchetto antico, animate da preziose ricostruzioni digitali e da giochi simposiaci dimenticati. Ma è nella sezione finale che il tempo compie un salto sorprendente: un “pegno d’amore”, antico oggetto donato al museo, diventa la chiave per un inedito legame con la poesia contemporanea. Seguendo le sue tracce, il visitatore viene condotto fino alla vita di un premio Nobel della Letteratura, in un intreccio emozionante tra passato e presente. Non è una semplice applicazione, ma un'esperienza narrativa e sensoriale che dimostra come la tecnologia, se guidata da una visione culturale autentica, possa rinnovare profondamente il modo in cui entriamo in contatto con il patrimonio archeologico.
Il progetto "Toscana tutto l'anno"
La Toscana celebra la propria identità anche attraverso le sue rievocazioni storiche e manifestazioni popolari. Con il progetto "Toscana tutto l’anno", a essere chiamati a raccolta sono tutti gli enti e le associazioni che si occupano di rievocazioni, cammini storici e manifestazioni folkloristiche, con l’obiettivo di costruire un calendario unico e condiviso degli eventi. Il protocollo siglato unisce la Regione Toscana, l’Associazione Toscana Rievocazioni Storiche, la Rete del Canto del maggio, il Gruppo delle Infiorate della Toscana, l’Associazione Nazionale Città dei Presepi e le realtà dei Cammini Storici come la Via Francigena, la Via di San Francesco, la Romea Germanica, la Via Medicea, la Romea Strata, il Cammino di San Jacopo e la Via Lauretana. Questa sinergia punta a rafforzare il turismo lento e sostenibile, valorizzando le feste popolari e le radici dei territori minori, in linea con la Legge regionale 11/2025 sulla valorizzazione della “Toscana diffusa”.
Visite guidate straordinarie al Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
L’identità culturale della Toscana si manifesta anche attraverso la capacità di animare ulteriormente i propri musei. A Firenze, il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, fino al 13 novembre, propone un fitto calendario di aperture straordinarie con visite guidate gratuite, eventi musicali e percorsi accessibili. Le serate estive, ogni venerdì dalle 19 alle 23 (escluso Ferragosto), sono affiancate da aperture pomeridiane autunnali ogni giovedì (14-18). Le visite sono condotte dai restauratori dell’Istituto e offrono un’immersione nella storia del commesso in pietre dure, della manifattura medicea e delle tecniche di restauro. Saranno proposti anche percorsi specificamente pensati per ipovedenti e non vedenti.
Nasce il museo del vino a Chianciano Terme
Un ulteriore ponte tra cultura materiale e innovazione è infine a Chianciano Terme, Capitale toscana della cultura 2025, dove ha preso vita "Le macchine del vino", primo museo privato ad entrare nella rete della Fondazione Musei Senesi. Nato dalla passione di Antonio Mario Zaccheo, cofondatore dell’azienda vinicola Carpineto, il museo raccoglie oltre 180 strumenti per la produzione e conservazione del vino: presse, tappatrici, microscopi, bilance di precisione, antichi tappi e persino un Malligand per misurare la percentuale di alcol. La collezione, arricchita da una biblioteca di volumi e riviste d’epoca, documenta l’evoluzione dell’enologia toscana dal XIX secolo agli anni ’80. L’ingresso è gratuito.
((Piazza Alberica_Foto Ennio Biggi)