Immagine di sfondo della pagina Lanzarote rinnova la Carta del Turismo Sostenibile: “Trent’anni dopo vogliamo guidare una nuova rivoluzione”
30 ottobre 2025


"È un vero piacere partecipare a un foro di questo livello, che sostiene la Spagna e promuove la nostra marca di sostenibilità legata a Lanzarote”. Con queste parole Héctor Fernández Manchado, amministratore delegato di Turismo Lanzarote, ha aperto il suo intervento a Spain Talks Roma, sottolineando il ruolo pionieristico dell’isola nel turismo responsabile. “Trent’anni fa, proprio a Lanzarote, venne approvata la prima Carta del Turismo Sostenibile: fu allora che, per la prima volta, venne utilizzata questa espressione. Oggi, tre decenni dopo, ci assumiamo la responsabilità di redigere una nuova Carta, aggiornata e aderente alle sfide attuali”, ha spiegato Fernández Manchado.

Una nuova Carta per una nuova era

Il CEO ha anticipato che la nuova Carta, che sarà presentata ufficialmente il 23 novembre a Lanzarote, definirà undici principi guida per affrontare le sfide contemporanee del turismo: “Il turismo è un fenomeno complesso, che deve trovare un equilibrio tra sviluppo economico, adattamento al cambiamento climatico e tutela del territorio”, ha sottolineato. Fernández Manchado ha ricordato che il turismo “è anche un meccanismo per promuovere la pace: non c’è nulla di più contrario al turismo dei conflitti e dell’instabilità”. E ha aggiunto: “Oggi non si parla più soltanto di turismo sostenibile, ma di turismo rigenerativo: l’obiettivo non è solo ridurre gli impatti negativi, ma accrescere quelli positivi”.

Patrimonio, clima e tecnologia

Tra i principi della nuova Carta figurano la salvaguardia del patrimonio culturale, la lotta ai cambiamenti climatici e l’uso delle nuove tecnologie come leve per migliorare la gestione delle destinazioni.
Il patrimonio è stato spesso citato ma raramente tutelato con la cura necessaria. A Lanzarote abbiamo sviluppato una forte sensibilità verso la conservazione del nostro paesaggio e dei nostri spazi culturali”, ha ricordato. Riflettendo sugli eventi climatici estremi, Fernández Manchado ha osservato: “Mentre parliamo, in Huelva si verificano piogge torrenziali e in Giamaica un uragano: dobbiamo imparare a convivere con questi fenomeni e creare piani di risposta che rafforzino la competitività e la resilienza delle destinazioni”.
Anche la gestione dei flussi turistici è un tema centrale: “Bisogna affrontare senza tabù la questione dei limiti. L’overtourism compromette la qualità dell’esperienza e l’attrattività dei luoghi”, ha affermato. “Nei porti e nelle aree di crociera, ad esempio, si creano spesso congestioni che impoveriscono la fruizione dei siti”.

Giustizia sociale e formazione, motori del cambiamento

Il CEO di Turismo Lanzarote ha poi richiamato l’attenzione sulla giustizia sociale: “Parlare di turismo sostenibile significa anche garantire l’accesso a un alloggio dignitoso e a condizioni di vita e di lavoro adeguate. In Canarie e a Lanzarote questo è oggi uno dei problemi più gravi da affrontare”. Fernández Manchado ha indicato educazione, formazione e consapevolezza come elementi chiave per il cambiamento: “Serve un’azione educativa che parta dalla comunità locale, che deve essere protagonista e portavoce del turismo sostenibile. La conoscenza dei codici di condotta e la governance condivisa sono essenziali per assicurare un modello duraturo”.

Le alleanze come leva per il futuro

Il dirigente ha infine sottolineato l’importanza della collaborazione internazionale: “Le alleanze sono fondamentali: esistono organismi come la European Travel Commission, NextTour e la Climate Pact Alliance che aiutano a implementare buone pratiche, accedere ai finanziamenti e accelerare il cambiamento”. Il direttore ha concluso con un messaggio di fiducia: “È possibile realizzare trasformazioni profonde, ma servono decisioni di governance immediate. Se non agiamo ora, sarà troppo tardi. Lanzarote vuole tornare a essere un modello e un riferimento internazionale per il turismo sostenibile, come trent’anni fa

Giuseppe Focone

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