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12 luglio 2016

Le Confessioni di Roberto Andò girato al Grand Hotel Palazzo della Fonte

 Per rivivere le atmosfere del resort di lusso a pochi chilometri da Roma in cui è ambientato il film Le Confessioni di Roberto Andò con Toni Servillo, basterà andare al Grand Hotel Palazzo della Fonte diFiuggi. Qui infatti sono stati girati gran parte degli interni. Distante solo un’ora da Roma, il Grand Hotel Palazzo della Fonte è una maestosa costruzione immersa in un immenso parco, location ideale per rilassarsi e occuparsi del proprio benessere approfittando anche delle famose acque terapeutiche e anche del proprio spirito visitando le certose e le abbazie di cui la zona è ricca.

 Raffinato e inconfondibile nel suo perfetto stile liberty, il Palazzo della Fonte fu costruito per essere l’albergo più elegante e moderno d’Europa all’inizio del ‘900, contemporaneamente alla nascita dello stabilimento termale ed affidato come progetto allo stesso architetto. Grandi affreschi di un famoso pittore dell’epoca, Silvio Galimberti, si rincorrono sulla sommità della facciata e impreziosiscono i soffitti dei saloni illuminati da lampadari di Murano. Percorrendo i vasti spazi interni di armoniosa eleganza, riposandosi in poltrona nelle fresche verande, ritemprandosi con una nuotata nella piscina olimpionica all’aperto, si dimentica la calura e la confusione della città. La piscina interna a forma semicircolare delimitata da vetrate e l’ampia Spa di 1500 mq contribuiscono con massaggi e trattamenti ad allentare lo stress. Il piacevole clima collinare e le camere accoglienti arredate in stile country inglese assicurano sonni tranquilli. Il Lazio è inoltre una delle regioni d'Italia più ricche di edifici religiosi e di culto. Molti conventi, monasteri, santuari e abbazie conservano opere d'arte di grande pregio e valore storico. Le loro strutture architettoniche sono frutto di varie epoche che vanno dal Medioevo, al Rinascimento, al Barocco e donano una straordinaria ricchezza culturale a tutta le regione. Visitare questi siti solenni e dalla forteatmosfera mistica significa fare un vero e proprio viaggio nella cristianità, nella fede e nella storia. Quattro sono i luoghi a poca distanza da Fiuggi da visitare, luoghi dove la natura partecipa a donare un senso di pace: l’Abbazia di Casamari; la Certosa di Trisulti; la cittadina di Anagni; il Monastero di San Benedetto e il Monastero di Santa Scolastica Subiaco. L’imponente Abbazia di Casamari è uno dei più notevoli monumenti d’architettura gotico-cistercense rimasti intatti. L’Abbazia ha un segreto che va decifrato: osservando i capitelli e le sculture del coro ligneo si possono notare alcuni simboli distintivi scolpiti dallaCorporazione Muratoria medievale che eseguì i lavori di ristrutturazione, simboli ripresi in seguito dalle associazioni massoniche sorte nel corso del Settecento in Ciociaria che raccolsero anche l’eredità culturale-esoterica dei Templari. Ai piedi del Monte Rotonaria, immersa in un paesaggio fiabesco, tra irte rupi, foreste secolari e orride gole, la Certosa di Trisulti si erge elegantemente su uno sprone roccioso, a dominio di un’ampia e selvaggia vallata. L’attrazione principale della Certosa è costituita dall’antica farmacia, ove sono conservate numerose ampolle e bottigliette contenenti erbe medicamentose, e alla quale si accede da un vialetto che attraversa un grazioso giardino, le cui piante sono state curiosamente potate a mo’ di animali e figure fantastiche. Anagni è nota come la città dei Papi, per aver dato i natali a quattro pontefici e per essere stata a lungo residenza e sede papale. In particolare il nome di Anagni è legato alle vicende di papa Bonifacio VIIIe all'episodio del 1303 noto come lo schiaffo di Anagni. Nel centro medievale sono di grande interesse il duecentesco palazzo di Bonifacio VIII e la cattedrale con la splendida cripta i cui affreschi costituiscono uno dei più interessanti cicli pittorici del Duecento italiano. Il Sacro Speco del Monastero di San Benedetto a Subiaco è la cavità dove San Benedetto da Norcia nel IV secolo visse in eremitaggio. Immerso nel favoloso e selvaggio scenario dei Monti Simbruini, il monastero è un luogo dal fascino suggestivo e un esempio di architettura religiosa rupestre del Lazio. Gli interni sono interamente ornati con pregevoli affreschi e vi si può vedere la Croce di San Benedetto, un simbolo che si ritiene abbia potenti proprietà di esorcismo e di protezione contro il maligno. A pochi chilometri si trova il Monastero di Santa Scolastica. Degni di nota sono il campanile romanico e i tre eccezionali chiostri: uno in stile gotico flamboyant e uno rinascimentale, mentre il terzo è uno splendido esempio di architettura cosmatesca. La sua importanza storica e culturale deriva dal fatto che nel 1465 vi fu realizzata la prima tipografia italiana, che ampliò la già ricca biblioteca in cui è possibile trovare libri di grande valore. Una curiosità: il giardino di un chiostro è a forma del simbolo esoterico della Triplice Cinta

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