Le novità di Costa Crociere
La nuova Costa Venezia battezzata il 5 marzo a Trieste è il risultato di un percorso cominciato nel 2006, quando Costa Crociere decise di sondare il mercato cinese inviando la più piccola della sue navi, la Costa Allegra. I risultati furono molto incoraggianti e nel tempo la seguirono Costa Classica e Romantica. Oggi, dopo 13 anni, in dotazione a Costa Group Asia ci sono Atlantica e Serena in Cina e neoRomantica in Giappone. “La differenza è che mentre l’itinerario giapponese è aperto, anzi caldeggiato per la sua bellezza, alla clientela internazionale- ha spiegato Massimo Brancaleoni, senior vice President World Wide Sales di Costa Crociere – il mercato cinese è completamente customizzato con un prodotto specifico ad esso dedicato”.
Ora in Cina si aggiunge Costa Venezia, progettata e costruita per quel mercato, che però sostituisce Costa Fortuna, richiamata questo stesso mese di marzo nel Mediterraneo con un compito assai rilevante. “Avevamo infatti bisogno di far rientrare una nave– ha precisato Carlo Schiavon, country manager Italia - per effettuare crociere nel Mediterraneo occidentale con home port Genova. Non soltanto si tratta di un ritorno alle origini, ma anche di un preludio a nuovi investimenti sul waterfront portuale di Levante per la realizzazione di un nostro nuovo terminal crociere nel capoluogo ligure”.
Brancaleoni ha poi sottolineato l’importanza di immettere sul mercato un prodotto completamente proprio, la crociera, fatto che risulta vincente al fine di ottenere un’elevata soddisfazione del cliente e penetrare ulteriormente in un mercato che ha ancora un alto potenziale di crescita. Quindi ha confermato che Costa Smeralda sarà battezzata il prossimo 3 novembre a Savona, ma sarà preceduta da una crociera di posizionamento in partenza il 20 ottobre da Amburgo con overnight in ciascuno dei paesi dell’Unione Europea, precisamente con scali a Rotterdam, Lisbona, Barcellona e Marsiglia. In ognuno di quei porti sarà organizzato un evento di presentazione della nave ai partner commerciali dei rispettivi paesi.
“Sarà una nave concettualmente nuova non soltanto per la sua tecnologia– ha anticipato Brancaleoni – ma anche come esperienza a bordo. Avrà ad esempio più luoghi di intrattenimento a diverse ore del giorno e cambierà completamente la ristorazione. Il buffet non sarà più sullo stesso ponte della piscina centrale, ma abbassato ai ponti 7 e 8, in modo da non creare congestione nel flusso di persone. Ci sarà un ristorante appositamente dedicato alle famiglie con bambini, mentre il ristorante Arlecchino sarà suddiviso in stanze così da rendere l’ambiente più tranquillo e silenzioso”.
Ricordiamo che stiamo parlando di un gigante di quasi 183000 tonnellate di stazza lorda per 6500 passeggeri totali, alimentata a LNG (gas naturale liquefatto), il più pulito dei combustibili fossili. In realtà Smeralda è gemella di Aida Nova, unità della stessa classe anch’essa costruita in Finlandia nei cantieri Meyer di Turku ed entrata in servizio nel dicembre scorso per Aida Cruises, terzo brand del Gruppo Costa specificatamente dedicato al mercato tedesco, che si affianca a Costa Crociere e Costa Asia.
“Il fatto di avere tre brand diversi, ciascuno dedicato ad un mercato specifico– ha detto Daniel Caprile, direttore commerciale della compagnia – è un bel valore aggiunto, perché significa servire al meglio dei mercati completamente diversi con un prodotto ad hoc creando una maggior soddisfazione del cliente”.
Ma il piano industriale non si ferma qui. Sono attese nel 2021 la gemella di Costa Smeralda e nel 2020 la gemella di Costa Venezia, il cui nome non è ancora stato reso noto, anch’essa costruita da Fincantieri per il mercato cinese. “E visto che la prima crociera di Costa Venezia è stata completamente bruciata dal mercato italiano– ha concluso Schiavon - sarà bene trattenere un po’ di più qui da noi la sua gemella prima di mandarla in Cina”.
Paolo Gassani