Immagine di sfondo della pagina Legambiente e Touring Club Italiano presentano la guida blu 2004
14 maggio 2004

Sono le più belle d’Italia, il fiore all’occhiello del nostro mare. Otranto, Castiglion della Pescaia, le Cinque Terre, Pollica, Arbus, Orosei, Arzachena, Bosa, Tropea e l’arcipelago delle Pelagie sono le dieci località balneari in vetta alla classifica di Legambiente contenuta nella Guida Blu 2004 edita dal Touring Club Italiano. Proprio in quest’ordine, con le cinque vele, sono state incoronate quest’anno regine delle nostre coste, per la qualità del mare e la meraviglia del paesaggio. Ma non solo. Perché per guadagnarsi le ambite cinque vele la bellezza tout court non basta. Bisogna sapervi associare una corretta gestione del territorio, interventi e politiche in linea con il rispetto dell’ambiente e una buona funzionalità dei servizi. Altrettanti parametri di selezione che le dieci località vincitrici hanno dimostrato di coniugare a meraviglia con il fascino di un mare cristallino e di terre incontaminate. Le migliori spiagge italiane hanno superato 128 prove, quanti sono gli indicatori di qualità presi in considerazione dagli esperti della Guida Blu. Ma la Guida Blu 2004 (322 pagine a colori, 300 foto, disponibile in libreria a 18 euro) non si ferma qui: accanto alle dieci vincitrici, riporta infatti altre 240 località balneari - con giudizi che vanno da una a quattro vele – e le correda con le descrizioni di oltre 300 spiagge e delle indicazioni per raggiungerle. Ripropone inoltre con la sezione “Profondo Blu”, i 100 itinerari subacquei più belli segnalati dai sub di Legambiente e le schede delle 52 aree marine protette. C’è la sezione Pescaturismo, con una selezione di 39 cooperative dedite a questa attività emergente, e quella internazionale con i centri balneari più belli di Istria e Corsica. La novità di cui si arricchisce l’edizione 2004 è invece una sezione che raccoglie 263 alberghi per l’ambiente, strutture ricettive che hanno sottoscritto un impegno con Legambiente per migliorare le loro performance ambientali. Si tratta di oltre 43.000 posti letto sparsi lungo la penisola un numero considerevole che testimonia una volontà ormai diffusa di caratterizzare anche l’iniziativa turistica privata in chiave ambientale.

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