Immagine di sfondo della pagina Merano, il turismo di qualità per la ripresa
14 maggio 2021

Qualità e destagionalizzazione, sono queste le due direttrici di manovra su cui punta il turismo di Merano, che in attesa di una ripartenza completa del turismo guarda al futuro con rinnovata ambizione. “In questo momento – ci racconta Daniela Zadra, direttrice dell'Azienda di soggiorno – gli indicatori evidenziano un netto incremento in termini di richiesta di informazioni ma ancora poche prenotazioni, sarà una summer all’insegna del last minute e del sotto data e l’obiettivo è di replicare i numeri della scorsa stagione estiva”.

Una realtà che nel 2019 ha fatto registrare 345.097 arrivi e 1.148.867 pernottamenti con oltre 113.000 presenze durante i mercatini di Natale: “Durante il 2020 il dato si è dimezzato, abbiamo chiuso con un calo complessivo del 53% ed il 2021, con i primi mesi di restrizioni, si avvia sulla stessa scia dell’anno precedente. Siamo convinti che i flussi estivi ed i mercatini di Natale ci permetteranno di recuperare il calo e di chiudere l’anno con un trend in linea con lo scorso anno”. Una città che vive di turismo, con la sua offerta di 7336 posti letto tra strutture tradizionali ed extra-alberghiero e che strizza l’occhio ad un mercato internazionale: “Il bacino tedesco – prosegue Zadra – rappresenta il 53% degli arrivi complessivi di Merano seguito dal traffico domestico, pari al 35% mentre il restante 12% è suddiviso tra Austria, Svizzera, Paesi Bassi e negli ultimi anni anche Francia, dove abbiamo investito negli ultimi anni con una campagna in Alsazia”.

Il mercato è in attesa ma le proiezioni sembrano positive: “Il freno in questo momento deriva dall’incertezza della Germania, non tanto in entrato con l’annullamento della quarantena in Italia quanto per il ritorno, ogni Land ha regolamenti diversi quindi la situazione è ancora in divenire”. Merano, intanto, è pronta e rilancia la propria candidatura nello scacchiere turistico altoatesino: “La nostra è un’offerta diversa dall’Alto Adige tradizionale, offriamo un paesaggio naturalistico unico coniugato ad un contesto urbano che offre i vantaggi di una vivace cittadina di turisti, con il suo patrimonio di negozi e di mondanità”.

Ma a differenziare Merano rispetto al resto è anche una cultura dalla doppia anima: “Il differenziatore – prosegue Zadra – sta nel connubio tra alpino e mediterraneo, ed in una coesistenza di usi costumi e tradizioni italiani e tedeschi che poi si riflette anche nella gastronomia”. E guardando oltre la stagione estiva la città di Merano è da sempre sinonimo di mercatini di Natale, un “moltiplicatore di arrivi” come lo definisce Daniela Zadra: “Si tratta di un appuntamento fondamentale per il nostro turismo e che va oltre i 40 giorni dell’evento, è una vera e propria vetrina per tutta la zona e ci garantisce una spinta dei flussi anche nei periodi di bassa stagione”.

Perché la vera sfida di Merano è diversificare gli arrivi e distribuirli durante l’intero arco dell’anno: “L’obiettivo prima del covid era quello di contrastare l’overtourism, oggi puntiamo ad una ripartenza qualitativa del turismo seguendo la rotta della sostenibilità del rispetto dell’ambiente e del potenziamento delle presenze anche nei mesi di spalla come quelli autunnali e primaverili”. Molto fitto, infine, il calendario degli eventi per la stagione estiva: “Gli appuntamenti sono tanti – conclude la dottoressa Zadra – si val Merano Flower Festival all’anteprima del WineFestival, passando per il Cool Swim Meeting al Jazz Festival. Senza dimenticare l’Asfaltart, il 15° Festival Internazione d’Arted si Strada in progamma nel mese di giugno”.

(Foto Trauttmansdorff/Philip Unterholzner-Karlheinz Sollbauer)

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