
Napoli, la spazzatura, il turismo e una testimonianza: “ Museo Archeologico, per l’immondizia persi dodicimila visitatori”. Dal Corriere del Mezzogiorno
Emergenza spazzatura a Napoli e in Campania. In attesa degli interventi promessi dal Governo, riportiamo alcuni brani di una intervista alla sovrintendente archeologico di Napoli e Caserta , Maria Luisa Nava, pubblicata dal Corriere del Mezzogiorno del 18 dicembre 2007, a firma Natascia Festa, e dal titolo “ Museo Archeologico, per l’immondizia persi dodicimila visitatori”. Milanese, da due anni a Napoli, Maria Luisa Nava, sovrintendente archeologico di Napoli e Caserta, guarda con sconforto i dati che le hanno appena portato: 2 agosto meno 3000..”. Poi inarca le sopracciglia. peggiorano ancora ?” Settembre meno 5000, ottobre meno 4000 e non c’è ancora novembre! Il dato dei visitatori si è abbassato del 12%. Per forza. Ogni sforzo per proteggere l’ìimmagine delle nostre istituzioni culturali viene vanificato dal degrado della città, a partire dai rifiuti”. “ Da due anni sono qui e da un anno dura l’emergenza. All’inizio credevo che si trattasse di un collasso temporaneo del sistema di raccolta e smaltimento, ora sono sicura che non ci sia volontà politica per risolvere questo problema.” Il rapporto con le istituzioni culturali all’estero è inficiato dalla questione rifiuti ? “ Certo. Sono spesso costretta a spegare che sì, ci sono i rifiuti, ma si tratta solo di una crisi. Ho faticato a farlo capire soprattutto agli amercani e agli olandesi”. Quali sono i suoi problemi quotidiani tra i rifiuti ? “ Abito a Capodimonte, un quartiere sommerso dalla spazzatura. La strada di collegamento tra il polo museale di Capodimonte e l’Archeologico, è un cumulo di spazzatura. E’ vergognoso: quello che dovrebbe essere un asse dell’arte diventa un percorso tra l’immondizia. Poi si arriva a Piazza Cavour che, pur resa gradevole dai recenti lavori, è costellata di cassonetti stracolmi”.