Numeri in crescita per la Croazia
Sicurezza, qualità e sostenibilità. Riparte da questi tre fattori la promozione turistica della Croazia, che dopo aver chiuso un’estate più che positiva guarda dal 2023 con rinnovate ambizioni. “Siamo molto soddisfatti – le parole di Kristjan Staničić, direttore generale dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo - durante i primi dieci mesi dell’anno abbiamo raggiunto quota 18 milioni di arrivi e 103 milioni di pernottamenti”.
L’industria turistica croata, dunque, ha ripreso slancio dopo i difficili anni di pandemia: “Stiamo lavorando per ampliare l’ulteriormente il target di viaggiatore ed allargare la forbice della stagionalità, attraverso la valorizzazione di nuovi prodotti come city break, mice, nautica ed outodoor”. Ed un assist al turismo arriva anche dalla geopolitica: “Dal primo gennaio 2023 entreremo nell’euro e nell’area Schengen – prosegue Kristjan Staničić – il che faciliterà ulteriormente lo sviluppo del turismo, per il quale prevediamo una crescita di cinque punti percentuali nei prossimi anni”.
Un ruolo strategico, nello sviluppo del turismo, lo avrà anche il mercato italiano: “C’è un forte feeling che lega l’Italia alla Croazia – sottolinea dichiarato Viviana Vukelić, direttrice dell’ente nazionale croato per il turismo in Italia – ed i numeri performanti del 2022 confermano un trend di crescita importante con 300.000 arrivi da gennaio ad ottobre ed oltre 4 milioni di pernottamenti”. Un bacino da top ten, con vacanze ‘mordi e fuggi’ ma con altro traffico di repeaters: “La vicinanza aiuta – continua Vukelić - riscontriamo dai clienti italiani vacanze più brevi ma con una forte componente di viaggiatori di ritorno, soprattutto in Istria, Spalato e Dalmazia”.
Giuseppe Focone