Immagine di sfondo della pagina Turismo inbound e promozione territoriale: la strategia di Oklahoma City oltre la Route 66
06 giugno 2025


Tra progetti futuri e attrattive consolidate, la città dell’Oklahoma punta su una strategia di valorizzazione turistica che va ben oltre la celebre "Mother Road".Per un quadro aggiornato della destinazione, abbiamo parlato con Angel Green, Director of Leisure Sales di Visit OKC, che si occupa della promozione turistica della città.

Qual è oggi l’identità turistica di Oklahoma City?

Oklahoma City è conosciuta come la "Modern Frontier". Abbiamo una lunga tradizione di indipendenza e resilienza: elementi che hanno forgiato una comunità innovativa, aperta e orientata al futuro. Pur essendo tra le venti città più grandi degli Stati Uniti, manteniamo l’accoglienza calorosa tipica del Sud-Ovest. OKC è un luogo dove la creatività fiorisce: dalla cucina curata alla street art, offriamo esperienze immersive che coinvolgono tutti i sensi.

Quanto conta la Route 66 per il turismo in città?


Accogliamo oltre 24 milioni di visitatori ogni anno. La Route 66 è senza dubbio una delle attrazioni più iconiche, ma non è possibile quantificare con precisione il numero di turisti legati esclusivamente a questo itinerario. Ciò che possiamo dire è che rappresenta un forte richiamo, soprattutto per chi cerca un'esperienza autentica e on the road.

Che tipo di viaggiatori percorre oggi la Route 66?

Il fascino della Route 66 risiede nelle sue piccole comunità e nell’eterogeneità delle persone che si incontrano lungo il percorso. Oklahoma City, pur essendo una grande metropoli, riesce a trasmettere questo spirito offrendo allo stesso tempo servizi e attrazioni di livello. Tra i luoghi imperdibili lungo il nostro tratto ci sono il Campidoglio dello Stato, lo storico Overholser Bridge e musei di fama come il National Cowboy & Western Heritage Museum. OKC vanta anche l’unico Asian District e il quartiere LGBTQ+ della 39th Street presenti sulla Route 66.

In vista del Centenario della Route 66, quale sarà il ruolo di OKC e su quali altri asset punterete per attrarre visitatori?

La Route 66 sarà certamente centrale, ma l’offerta è molto più ampia. Abbiamo attrazioni culturali come il First Americans Museum e l’OKC Museum of Art, oltre a spazi per il tempo libero come il Riversport Adventure Park, i Myriad Botanical Gardens e lo zoo cittadino. OKC è anche una città con una forte vocazione sportiva: ospita la squadra NBA degli Oklahoma City Thunder, le Women's College World Series, USA Softball e un centro olimpico e paralimpico per canoa e kayak. Inoltre, nel quadro delle Olimpiadi di Los Angeles 2028, ospiteremo sette eventi validi per l’assegnazione della medaglia d’oro.

Con l’IPW alle porte, che strategie state mettendo in campo per il futuro?

Nei prossimi cinque anni Oklahoma City continuerà a evolversi. Sono in programma un nuovo stadio multifunzione, una nuova arena per la NBA, il Clara Luper Civil Rights Center e molti altri progetti. Ci stiamo preparando per accogliere sempre più visitatori, anche grazie a una comunicazione mirata e a una presenza più attiva sui mercati internazionali.

Marco Finelli

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