Oltre i confini: come la libera concorrenza cambierà i viaggi in treno in Italia ed Europa
Il white paper di Trainline mostra l’effetto dei nuovi operatori e il ruolo chiave dell’Italia nella trasformazione del mercato ferroviario.
In un'Europa dove il treno si afferma come la seconda opzione di trasporto (53%) per le medie e lunghe distanze dopo l'auto, la liberalizzazione sta ridisegnando il settore. Per analizzare questo trend, Trainline pubblica oggi il nuovo white paper “Oltre i confini: come il treno plasmerà il futuro dei viaggi in Europa”, uno studio approfondito basato su dati e un'indagine Ipsos condotta in Italia, Francia e Spagna. All'indagine si affiancano i dati proprietari di Trainline, frutto del suo osservatorio privilegiato come principale aggregatore europeo, che riunisce le offerte di oltre 300 compagnie ferroviarie e di pullman in più di 40 Paesi.
All'interno di questa cornice europea, lo studio dedica un focus strategico all'Italia. Il mercato italiano, con i suoi 921 km di alta velocità — un dato che lo posiziona dopo Spagna (oltre 4.000 km), Francia (2.735 km) e Germania (1.571 km) — viene analizzato come un significativo caso di studio. I suoi dati, raccolti in oltre un decennio, dimostrano in modo inequivocabile l'impatto positivo della concorrenza, con una riduzione dei prezzi che ha raggiunto il 40% su alcune tratte e una crescita dei passeggeri del +9% registrata nel 2024 sulle rotte Firenze-Roma e Milano-Torino.
Il mercato italiano: un panorama a due velocità alla vigilia della rivoluzione prevista nel 2026
Il report evidenzia una chiara distinzione nel mercato italiano: se da un lato l'alta velocità è un esempio di competizione efficace, i servizi regionali e locali rimangono ancora in gran parte legati a contratti di servizio pubblico. Proprio questo scenario, finora limitato a pochi operatori sull'alta velocità, è destinato a una trasformazione radicale. L'annunciato ingresso nel mercato italiano a partire dal 2026 di nuovi e importanti operatori come Arenaways (gruppo Renfe) e SNCF, che da sola punta a raggiungere una quota di mercato del 15% entro il 2030, renderà il panorama molto più complesso e competitivo.
Il viaggiatore Italiano: poca notorietà, massima fiducia nel mercato aperto
L'analisi del viaggiatore italiano rivela un quadro affascinante. Le sue priorità sono prezzo (72%), puntualità (66%) e comfort (55%), in linea con la media europea (che vede il prezzo al 80%). Nonostante i benefici, la consapevolezza sui diversi operatori è ancora bassa (31%), ma la fiducia nel modello è altissima: il 67% degli italiani è convinto che la concorrenza migliori i servizi e il 73% valuta positivamente l'ingresso di nuovi player, dimostrando che il mercato è pronto per una maggiore scelta.
Digitalizzazione e sfide transfrontaliere: le richieste dei viaggiatori
La vera sfida si sposta sulla connettività internazionale, dove persistono ostacoli come la durata del viaggio (44%) e il prezzo (28%). Un dato su tutti evidenzia la forte domanda latente: la rotta Parigi-Milano è la più utilizzata dal 28% degli italiani che scelgono il treno per l'estero. La risposta a questa crescente complessità è digitale: con oltre l'85% degli utenti che acquista online, il 73% degli italiani desidera un "biglietto unico" per integrare facilmente tutti gli operatori.
“Questo white paper analizza un cambiamento che riguarda tutta l'Europa, e l'Italia ci offre un laboratorio prezioso per leggere il futuro”, afferma Andrea Saviane, Country Manager Italia per Trainline . “I dati dimostrano che i benefici della concorrenza sono immediati. Ciò ci dà la misura del potenziale che si sprigionerà quando il mercato si aprirà ulteriormente. Per i consumatori sarà un'opportunità, ma aumenterà anche la complessità. Il nostro ruolo di piattaforma indipendente, che aggrega centinaia di operatori in un unico posto, diventerà - conclude - ancora più cruciale per semplificare questa complessità e rendere i benefici della vera concorrenza accessibili a tutti".