Immagine di sfondo della pagina Open air, il Veneto guida la stagione 2025
12 giugno 2025


Il turismo all’aria aperta conferma il suo peso strategico nell’offerta ricettiva italiana e trova nel Veneto il suo baricentro nazionale. Secondo le previsioni elaborate dal CISET – Università Ca’ Foscari su un campione di oltre 200 strutture, l’estate 2025 si apre con numeri solidi: oltre 73 milioni di presenze attese a livello nazionale, con più del 52% dei flussi in arrivo dall’estero.

A trainare il comparto sono ancora una volta i campeggi veneti, in particolare lungo la costa, dove le occupazioni sfiorano il 90% già a giugno, con valori che resteranno stabilmente sopra il 75% fino a fine agosto. Il prodotto lago segue a ruota, con una partenza più graduale nella seconda metà di giugno (occupazioni tra il 70 e il 90%), ma una tenuta forte fino a Ferragosto, sempre oltre l’80%. “Siamo di fronte a un settore in trasformazione, organizzato e capace di fare sistema – ha dichiarato l’Assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner –. Non parliamo solo di crescita numerica, ma di un salto di qualità nella cultura imprenditoriale delle strutture open air. Merito anche di FAITA-Federcamping, che con visione strategica sta guidando l’evoluzione del comparto”.

La FAITA, presieduta da Alberto Granzotto, ha presentato i dati insieme alla Regione, raccogliendo il plauso dell’amministrazione per l’azione a supporto della competitività e della transizione green del settore. Secondo l’analisi CISET, l’ADR mostra una tendenza in rialzo rispetto al 2024, a conferma di una maggiore propensione alla spesa e valorizzazione dei servizi da parte degli ospiti. Il sentiment online è anch’esso positivo: 84,7 su 100 nel periodo osservato tra metà maggio e metà giugno, in crescita di 3,3 punti su base annua.I punti di forza evidenziati dagli utenti sono posizione delle strutture, pulizia, professionalità del personale e servizi family friendly, mentre permangono margini di miglioramento su percezione dei costi e collegamenti infrastrutturali.

“Il turismo open air è sinonimo di sostenibilità, libertà e qualità – ha aggiunto Caner –. Il Veneto ha creduto da sempre in questo modello e continuerà a sostenerlo, anche grazie alle imprese che stanno investendo su dati, formazione, servizi e ambiente. Questo è l’ecosistema turistico del futuro”.

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