Immagine di sfondo della pagina Pantelleria e Lampedusa, la situazione dei voli
24 maggio 2022

Siamo a 36 giorni dalla fine del contratto per la continuità territoriale dagli aeroporti di Pantelleria e Lampedusa verso la Catania, Palermo e Trapani, e ancora non si può prenotare un volo dopo il 30 giugno.Questo semplicemente perchè il nuovo bando non è ancora stato pubblicato e non c'è nessuna compagnia aerea che abbia messo in vendita i voli su queste 5 rotte fino a questo momento operate da DAT VolidiSicilia. MIMS e Regione Sicilliana per il tramite di ENAC non hanno ancora sciolto il problema di come affidare il servizio a un vettore - ponte oppure alla stessa DAT in attesa che venga lanciato il nuovo bando che dovrebbe diventare operativo dal 1 dicembre 2022. Nel frattempo la situazione dovrebbe essere gestita a tariffe probabilmente più alte per tenere conto del rincaro eccezionale del carburante di questi ultimi mesi, oppure compensate in qualche modo. Questa situazione sta creando pesanti ripercussioni sulla filiera turistica in vista di una stagione già partita e che non trova il modo per far arrivare sulle isole del canale di Sicilia il normale traffico turistico che utilizza Catania, Palermo e Trapani come aeroporti di connessione per raggiungere Lampedusa e Pantelleria. I danni prevedibili sono ingenti, e ogni giorno che passa vede la riduzione del potenziale fattore di attrazione nell'ispirare un vacanziero interessato a trascorrere le vacanze su quelle isole. Oltre all'impossibilità dalle isole di raggiungere Trapani, Palermo e Catania in un tempo  al di sotto di un ora, a differenza della nave che di ore ne richiede molte di più. Per capire lo stato reale della situazione, ne parliamo con Luigi Vallero - Direttore Generale di DAT VolidiSicilia, la compagnia aerea che con 3/4 aerei gestisce i servizi dal 1 luglio 2018 e fino alla prossima fine di giugno.

Ing. Vallero, a meno di un mese e mezzo dalla fine della continuità’ territoriale delle isole del canale di Sicilia, qual è la posizione di DAT a riguardo?

Diciamo pure a meno di un mese e mezzo, è un mese e una settimana, perchè di fatto parlo del primo luglio e che la situazione è che siamo in attesa di avere dagli enti che sono preposti a formulare una proposta che si possa mettere in atto da parte del vettore (che sono il MIMS, la Regione Siciliana per il tramite dell'ENAC, quest'ultimo è il gestore del contratto di trasporto aereo in continuità territoriale) siamo in attesa che venga formulata una proposta concreta, che sia percorribile per coprire 5 mesi che vanno dal 1 luglio al 30 novembre 2022, è un periodo diciamo così delle attività di trasporto aereo. Perchè il contratto che stiamo operando scade il 30 giugno, la nuova continuità territoriale, il nuovo bando doveva uscire a dicembre (2021 ndr) per garantire la messa in onda il 1 luglio, cosa che non è avvenuta. Diciamo che il nuovo bando si pensa sia pronto entro maggio, in modo che possa dare a chi sarà vincitore del nuovo bando a iniziare l'attività dal 1 dicembre 2022. Pero' rimane questo periodo che va dal 1 luglio al 30 novembre 2022 , che è un periodo di interregno , in cui di fatto scade il nostro contratto attuale e non ci sono vettori tendenzialmente disponibili quei collegamenti che richiedono un sostegno econonomico per essere gestiti. Diciamo, che l'ENAC si è fatta avanti a inizio maggio, proponendo come previsto dalla prassi una proroga a DAT, ma la proroga formulata era alle stesse condizioni attuali e queste purtoppo non possono essere accettate in una logica in cui il carburante è schizzato alle stelle, più che raddoppiato. DAT come casa madre danese ha fatto due conti e i 5 mesi (senza un adeguamento tariffario) avrebbe comportato una rilevante perdita economica, legata al fatto che il carburante è schizzato alle stelle. 

DAT ha dato la sua disponibilità a proseguire a fronte di un adeguamento tariffario per l'aumento imprevedibile che c'è stato, un aumento che verrebbe rimosso nel caso il carburante dovesse tornare ai livelli precedenti. In relazione al problema dell'incremento di costo del carburante la Regione Siciliana ha proposto di rendere disponibile un "tesoretto" che però si è scoperto in seguito non essere direttamente erogabile al vettore. Ora ENAC e MIMS stanno procedendo a introdurre una variante al Decreto che regola l'attuale Contratto in modo da permettere la variazione delle tariffe a partire dal 1 luglio. La variazione sarà di pochi euro, 3 o 4. Però questa variazione richiede l'intervento del Ministero complicando di fatto la cosa per l'aggiunta di questo passaggio burocratico. In attesa che venga formulata una proposta condivisa tra MIMS, Regione Siciliana e ENAC siamo in una stasi completa che non ci permette di mettere in vendita i voli, perdendo traffico sia per noi che per i territori interessati.

Come la pensa Il mercato turistico per l’impossibilità di programmare e ricevere prenotazioni. Quale e’ la loro posizione?

Il mercato turistico si trova in una grandissima impasse, come lo siamo noi, perchè non possiamo mettere in vendita nessun volo fino a che non è stata firmata la convenzione, anche perchè non sappiamo a quale tariffe potremo metterle in vendita. Perchè ci dovranno essere confermate dall'ENAC,  a questo momento i voli sono in vendita fino al 30 giugno e stiamo parlando del 23 maggio. E' chiaro che questo comporta una strozzatura per l'accesso al turismo e non soltanto, che di Pantelleria e che di Lampedusa, con ricadute inevitabili sulla filiera turistica e sul trasportato di passeggeri. Noi purtroppo stiamo perdendo traffico. Ci rendiamo conto di questo ogni giorno, perchè ci sono decine e decine di telefonate di potenziali passeggeri che telefonano per poter prenotare i nostri voli che non sono vendibili dal primo di luglio. Ed è posso tranquillamente dirlo, una follia perché questa situazione non doveva arrivare ad essere gestita non dico oggi, che è tardissimo, ma neanche un mese fa. Si doveva pensare per tempo almeno due/tre mesi fa per poterla gestire in modo normale. Ci siamo trovati in una situazione non dissimile da quella della continuità territoriale sarda, lo dico in primis come conoscitore della situazione avendo vissuto quella vicenda in passato come rappresentante di un importante vettore locale e adesso lo vedo come fruitore di servizi, assistendo con stupore e senso di impotenza alla messa in vendita dei voli a distanza di pochi giorni prima del volo, situazione evidentemente lontana dalla normalità. E’ assurdo che la burocrazia abbia una tale forza da rendere inutile il lavoro di chi vorrebbe fare trasporto aereo in maniera seria, pianificata e coerente.

Quanto può’ aver inciso questo stato di stallo in fattori numerici e economici per DAT?

Non abbiamo indicazioni precise anche se il nostro call center ogni giorno riceve centinaia di chiamate di Clienti che vorrebbero prenotare e che non possono farlo. Di quelle centinaia di telefonate una parte verrà recuperata, qualcuno che vuole andare assolutamente a Lampedusa e Pantelleria ci sarà di sicuro e aspetterà, ma reputo che un 30-40% sia definitivamente perduto a favore di altre destinazioni.

Quanto e’ invece il conto per la filiera turistica?

Il mercato turistico si sta lamentando perchè non riesce a mettere in vendita i pacchetti turistici, che prevedono non dico con i voli diretti che vengono dal nord italia su Lampedusa e Pantelleria, perchè quelli vivono di vita propria. Ma diciamo , che da Roma in giù è abbastanza normale arrivare a Palermo o a Catania e prendere poi i collegamenti della continuità territoriale per Lampedusa e Pantelleria in partenza da Trapani, Palermo e Catania. Questo vale ancor di più per il mercato siciliano, si parla di più di 5 milioni di potenziali passeggeri che il turismo regionale in questo momento hanno difficoltà ad accedere a una vacanza a Pantelleria e Lampedusa, a meno che non optino per un traghetto, che vuol dire un altro tipo di vacanza. Da Porto Empedocle a Lampedusa sono 12 ore di navigazione. Da Trapani e Pantelleria sono 7 o 4 ore se si prende il traghetto tradizionale o l'aliscafo rispetto ai nostri 45 minuti per arrivare da Palermo, 40 minuti da Trapani e 55 per arrivare a Lampedusa da Palermo e Catania, per dare un’idea. E' evidente che lo stesso comparto si stia lamentando pesantemente, e a ragione. L'intero processo di lancio della nuova continuità territoriale che è è stato caldeggiato in un incontro tenutosi ad agosto scorso a Pantelleria, alla fine è riuscito a trascinarsi comunque così tanto in avanti fino ad avere questo impatto negativo e ancora oggi siamo in attesa che domani o dopodomani venga "sciolta la prognosi".

Non c'è un numero previso sulle perdite, ma sentendo chi gestisce strutture medio/grandi sulle isole, a fronte di alcune migliaia di prenotazioni che entravano a partire dai primi del mese di luglio, quì siamo scesi ad alcune centinaia. Credo si possa quindi parlare di un impatto negativo di almeno un ordine di grandezza. E' una perdita importantissima, che avrà ripercussioni importanti sull’economia locale. Chi ha le strutture alberghiere cerca di trattenere il cliente in qualche modo, accetta le prenotazioni, ma sono tutte condizionatamente al fatto che il passeggero possa scendere. Per noi è anche peggio, perchè non possiamo neanche mettere in vendita il prodotto, non c'è nulla, il giorno che finalmente si apriranno i voli alle vendite il nostro call center esploderà sotto la mole di richieste, ma una parte del traffico sarà stata inesorabilmente perduta.

Che rischio ci puo' essere se la cosa va in avanti?

Da questo punto di vista, parlo per conto della proprietà, DAT è una compagnia aerea che cerca di far volare gli aeroplani in modo redditizio, ovviamente. Diciamo che siamo già oltre qualsiasi condizione normale e che ci sono opzioni alternative. quindi se si aspetta ancora qualche gorno il rischio è che DAT, se gli viene formulata una proposta che sia definita troppo tardi, decida di volare da un altra parte. Tra l'altro in questo momento c'è un mercato ACMI piuttosto in ripresa e la stessa DAT sta fornendo in wet-lease per tutta l’estate 2 Airbus A320 e un A321 a un altro vettore. Quindi il modo di piazzare i 3 ATR72 normalmente usati sulle rotte della continuità territoriale si può trovare abbastanza agevolmente. Speriamo che la burocrazia metta un minimo di buon senso ed eviti che ciò accada.

Vallero a seguire aggiunge: "L'umore della casa madre danese non è dei migliori parlando del “sistema Italia”. Le iniziali perplessità, note già prima di iniziare le operazioni, sono state superate grazie a un rapporto personale di lunga data, però è evidente che i quattro anni trascorsi non sono stati banali. Da italiano che conosce il nostro Paese, non mi aspettavo cose molto diverse: tante le abbiamo risolte, altre sono rimaste sul tavolo. Però quello che i Danesi stanno vedendo in questa fase è un po' la famosa goccia che fa traboccare il vaso". Ha aggiunto poi sull'aspetto occupazionale "La DAT a fronte del prossimo termine del contratto ha dovuto in ogni modo dare la comunicazione di licenziamento, qualora le attività non fossero proseguite, al nostro personale italiano. In questo momento 21 persone hanno in mano una lettera di dismissione condizionata al fatto che si prosegua o meno nelle attività. E' evidente come ciò crei problemi importanti a chi ha in mano un documento del genere, che non avremmo mai voluto fare, ma che siamo stati costretti a fare perché previsto dalla normativa". Vallero cita anche le difficoltà nei contratti con i fornitori di servizi locali, come gli alberghi: "A Lampedusa necessitiamo in picco estivo 20-24 camere al giorno, poco meno a Pantelleria. Riusciremo a trovare le camere ove alloggiare il nostro personale in piena estate?”.

Vallero ha voluto sottolineare che l'attività di volo costante in estate è di 22 voli al giorno, 10 da Pantelleria e 12 da Lampedusa. Gli aerei impiegati sono tre, anche se in passato DAT ha operato fino a quattro macchine considerando l’attività extra-continuità. Aggiunge ancora Vallero: "Noi operavamo con la capacità residuale su rotte a nostro rischio. Per tre anni abbiamo volato la Catania-Olbia, rotta che abbiamo fatto crescere e che ha raggiunto nel 2021 fino a 4 voli settimanali, una presenza importante su quel mercato. Quest'anno non l'abbiamo potuta riproporre, lasciando un mercato maturo nelle mani dei competitor. Lo stesso vale per la Lampedusa-Napoli, tratta che abbiamo lanciato per la prima volta l'anno scorso, che ha funzionato bene, nonostante la concorrenza agguerrita di due vettori lowcost, che sono entrati con capacità importante, con tre frequenze settimanali con aerei A320 e A321. E noi con il nostro ATR72, siamo arrivati al pareggio nel primo anno, quindi una tratta che prometteva bene. Volevamo lanciare un’altra nuova rotta, la Pantelleria-Napoli, ma visto che non l'abbiamo potuta lanciare è entrato un altro vettore. Tutta questa attività addizionale non è più stata riproponibile, così come la Catania - Brindisi che avremmo potuto valutare di rimettere in piedi. Si tratta di un impatto economico e strategico che va ben oltre la sola continuità territoriale”.

Marco Finelli

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