Immagine di sfondo della pagina Pasqua in bianco per la montagna secondo Skipass
08 aprile 2010

Pasqua “in bianco” per la montagna italiana: il maltempo ha influenzato negativamente le prenotazioni ed il fatturato. Delusione per chi si aspettava una chiusura “col botto” della stagione invernale: hanno resistito solo le località che hanno offerto shopping, benessere, manifestazioni e promozioni speciali. Pasqua è stata caratterizzata da un decremento del -3,6% delle presenze e da un fatturato di 352 milioni di Euro, pari ad un -4,7% per il complessivo comparto turistico della montagna italiana. E’ quanto emerge dai dati di Skipass Panorama Turismo , l’Osservatorio Italiano del Turismo Montano. I dati a consuntivo parlano di un decremento delle presenze pari al -3,6% e di una rispettiva diminuzione del fatturato complessivo dell’economia turistica Pasquale, per le destinazioni montane, del -4,7% a livello nazionale, per complessivi 352 milioni di Euro, di cui 216 milioni per il settore dell’ospitalità, 111 milioni per l’indotto ristorativo e commerciale e 25 milioni per la sola pratica sciistica. Si notano però alcune diversità regionali. Unica regione con dati positivi è la Valle d’Aosta, che segna un +3,5% di presenze ed un incremento di fatturato pari al +1,8%, con buone performances per Gressoney e Courmayeur. Nelle altre Regioni, bene solo Corvara, Madonna di Campiglio e Sella Nevea, oltre ad alcune destinazioni del centro-sud Italia come Roccaraso, il Terminillo e l’area dell’Etna. In netta difficoltà alcune località, tra cui Aprica, S. Martino di Castrozza, Arabba, Alleghe e Piancavallo. Sostanziale stabilità invece nelle destinazioni montane del Piemonte: Sestriere, Bardonecchia e Limone Piemonte manifestano una situazione comune di sostanziale stabilità: un po’ meglio per Sestriere, leggermente in calo Bardonecchia le cui presenze diminuiscono di una quota pari allo 0,5%, mentre il fatturato complessivo dell’economia turistica della destinazione si riduce dello 0,8%.Peggiora la situazione in Lombardia, dove solo Bormio mantiene la propria quota di mercato rispetto alla Pasqua dello scorso anno, mentre sia Livigno che Aprica segnano indicatori negativi, con decrementi per quest’ultima località pari all’8% sia delle presenze che del fatturato complessivo.Non migliora di molto il consuntivo del Trentino, dove solo Madonna di Campiglio ha visto migliorare le proprie performances ma in maniera molto lieve, mentre sia Canazei che S. Martino di Castrozza – e quest’ultimo in particolare – segnano diminuzioni di presenze superiori ai 4 punti percentuali, mentre il fatturato complessivo dell’economia turistica cala anch’esso, nelle due destinazioni, di un ulteriore punto.

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