Prezzi dei voli alle stelle. Cala il jet fuel, ma il biglietto aereo pesa: il nodo dei costi extra
Cala il prezzo del jet fuel, ma volare costa sempre di più: pesano su tariffe e biglietti i costi extra e il caos delle politiche ancillari.
È ancora caos nel trasporto aereo. Cosa sta accadendo alle tariffe? Se da una parte frena il costo del jet fuel, dall'altra i prezzi 'decollano'. Nonostante i costi del carburante avio mostrino infatti un trend discendente, a farla da padrone sul prezzo finale sono le complicazioni delle tariffe e dei costi aggiuntivi.
Ad affermarlo in una nota è Assoviaggi Confesercenti che spiega come, secondo l’ultimo Jet Fuel Price Monitor pubblicato da IATA, il prezzo medio globale del jet fuel, voce di spesa strategica per il comparto dei viaggi aerei, si sia attestato a 82,30 dollari al barile nell’ultima settimana di maggio, segnando una diminuzione dell’1,7% rispetto a quella precedente. Una fase discendente che prosegue da inizio anno, con valori medi inferiori del 12% rispetto al 2024, quando il prezzo medio era di circa 93 dollari al barile nel primo trimestre.
Il jet fuel crack spread - la differenza tra il prezzo del jet fuel e quello del greggio - si è ridotto a meno di 20 dollari al barile, segnalando una maggiore efficienza nei costi di raffinazione. Da ciò ne deriva un confronto con il primo semestre del 2024, da cui emergono prezzi medi inferiori per il semestre in corso sia per il trasporto aereo sia per quello terrestre.
“Il calo del jet fuel sarebbe un segnale incoraggiante per il settore", commenta Gianni Rebecchi, presidente Assoviaggi, "e potrebbe tradursi in una maggiore competitività delle tariffe aeree e in una programmazione più sostenibile per le agenzie di viaggio, mentre la stabilità dei carburanti terrestri aiuta a contenere i prezzi dei servizi a terra. Ma a far impennare i costi del trasporto aereo sono le cosiddette ancillary revenue o entrate ancillari, ovvero gli extra-costi praticati dalle compagnie aeree per i servizi connessi ai voli . dai bagagli in stiva, posti a bordo, pasti e bevande, la selezione dell’area dell’aeromobile dove viaggiare, l’imbarco prioritario e altri servizi personalizzati - che hanno fatto schizzare in alto negli ultimi mesi i prezzi finali dei biglietti rispetto alle tariffe base o scontate proposte al pubblico".
Il caos dei costi extra: tra bagagli, posti a pagamento e tariffe incomprensibili
Oggi, dunque, si paga più per un bagaglio da imbarcare che per il volo, se si vuole scegliere il posto a sedere si paga, se vicino al corridoio o nelle prime file o vicino alle uscite di sicurezza costa di più. Diverse compagnie aeree hanno introdotto per le tariffe di Business Class una maggiorazione del prezzo se si desidera selezionare il posto prima del check-in aeroportuale. "Per non parlare del complesso sistema tariffario per il quale inizia un’avventura tra tariffe non rimborsabili, o modificabili, con penale in percentuale se cancelli o con l’applicazione di una fee a forfait, con incluso od escluso il bagaglio e un limite di Kg, con imbarco prioritario o senza", conclude Rebecchi. "Un vero e proprio caos tariffario e dei costi aggiuntivi che incide sul prezzo finale del biglietto, tanto che anche l’Unione Europea riunirà i ministri dei Trasporti degli Stati membri per discutere di nuove regole chiare per il bagaglio a mano in cabina”.