Proroga per l’aggiornamento catastale nelle strutture open air: scadenza spostata a dicembre 2025
Faita Federcamping soddisfatta per le misure approvate dal CDM: “Segnale positivo per gli operatori del comparto”
Il Consiglio dei Ministri ha prorogato al 15 dicembre 2025 il termine per l’aggiornamento catastale delle installazioni mobili nei campeggi e nei villaggi turistici. Una decisione accolta con favore da FAITA Federcamping, che definisce la misura “un importante sostegno al turismo all’aria aperta”, sottolineando come il provvedimento consenta alle 2600 imprese del comparto di adeguarsi con più tempo e maggiore certezza normativa.
L’aggiornamento in oggetto riguarda l’irrilevanza catastale delle unità mobili di pernottamento, escludendole dal calcolo del valore catastale, ma prevedendo al contempo la rivalutazione delle aree attrezzate che le ospitano. Un passaggio tecnico che ha impatto diretto su valutazioni fiscali e investimenti. Slittano inoltre al 31 marzo 2026, rispetto alla precedente scadenza del 31 dicembre 2025, i termini per la realizzazione degli interventi legati al FRI-Tur, lo strumento di sostegno agli investimenti nel turismo. All’interno dello stesso pacchetto di misure, il CDM ha anche approvato uno stanziamento di 120 milioni di euro in tre anni – 44 nel 2025, 38 nel 2026 e 38 nel 2027 – per il cosiddetto "staff housing": un piano di contributi destinati alla costruzione, riqualificazione e ammodernamento di alloggi riservati ai lavoratori del settore turistico-ricettivo, da destinare a canoni agevolati.
“Bene la proroga del termine degli adempimenti catastali per le installazioni mobili nel turismo all’aria aperta. Fondamentale anche il contributo stabilito per gli alloggi dei lavoratori del settore” ha commentato Alberto Granzotto, presidente di FAITA Federcamping, che ha aggiunto: “Ringraziamo il ministro del Turismo Daniela Santanchè e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti per l’attenzione dedicata al nostro comparto e per la sensibilità nell’affrontare tematiche particolarmente rilevanti per il turismo Open Air”.
Le misure approvate rispondono ad alcune delle istanze più sentite dagli operatori del settore, che da tempo chiedono strumenti concreti per sostenere l’adeguamento normativo e affrontare la crescente difficoltà nel reperimento di alloggi per il personale stagionale.